mercoledì 5 aprile 2017

GAMBERI CON PASTA KATAIFI E GUACAMOLE RIVISITATO

E' da un po' che mi gira per la testa la voglia di utilizzare la pasta kataifi; che cos'é? essenzialmente è l'equivalente di una pasta fillo tagliata dello spessore degli italianissimi capelli d'angelo. Viene venduta in matasse solitamente surgelate che vanno "sbrogliate" con estrema cautela.

La pasta kataifi si presenta leggermente umida al tatto e , nel lavorarla, bisogna prestare attenzione che la matassa che non si sta usando sia ben coperta per evitare che si secchi rendendola, di fatto inutilizzabile.
L'impasto con cui si prepara è essenzialmente di farina ed acqua ed è molto utilizzata nella cucina mediorientale per la preparazione di piatti sia dolci che salati.
Se la trovate in confezioni surgelate spesso la quantità è assolutamente eccessiva per una normale cena in famiglia per cui vi consiglio di organizzarvi e di prevedere anche altre preparazioni (Es, si possono fare dei nidi da riempire successivamente utilizzando gli stampi per muffin....)

In questo caso avevo dei meravigliosi gamberoni che  meritavano un minimo di cura ed un avocado che rischiava di diventare passato per cui ...Eccoci quà


INGREDIENTI
12 gamberoni
q.b. pasta kataifi
q.b. olio, cognac

Pulire i gamberoni togliendo la corazza ma lasciando la coda ed estraendo il budellino nero.
Io li ho leggermente precotti mettendoli in una padella antiaderente con un goccino d'olio e sfumandoli con il cognac (noi adoriamo gamberi e cognac).
Dopo neanche 2 minuti li ho tolti e li ho messi da parte.
Nel frattempo ho "sbrogliato la matassa" e preparato 12 strisce di fili ben ordinati. In ognuna di queste strisce ho avvolto i nostri gamberoni avendo cura di lasciare la coda sporgente.
Li ho adagiati su una teglia coperta con carta forno e li ho cotti a 80° sino a che la pasta risultasse bella colorita

Nel frattempo ho iniziato la preparazione del guacamole rivisitato

GUACAMOLE
1  Avocado
1/2 scalogno rosso
sughetto dei gamberoni
q.b. Sale, pepe, tabasco lime, zeste di limone e semi di sesamo


Il procedimento è quello solito del guacamole. Si sbuccia il frutto e la polpa si frulla con gli altri ingredienti.
Ora, l'accortezza è ....andarci cauti ! il q.b. vuol dire che si inizia inserendo un po' di tutto, assaggiando  e modificando a gusto dello chef.
L'unica variante rispetto al guacamole classico, è il sughetto che si è formato sfumando i gamberi con il cognac....ci vorrebbe la tequila ma a noi questa versione è piaciuta.

Che dire.....BUONA CENA!!!