sabato 29 ottobre 2016

MONT BLANC

....................E poi arriva il momento delle partenze!
Ogni volta che mia sorella torna in Kenya mi sento come svuotata; quest'anno poi ancora di più. Sei mesi sono tanti! la tecnologia aiuta: c'è Skype, Whatsapp ma il contatto è un'altra cosa. Faccio parte di un'altra generazione e mi piace guadare le persone negli occhi.
Comunque tanté che arriva il momento che lei deve ritornare in Kenya e quindi, di solito, ci ritroviamo insieme a cena per un ultima mangiatina insieme. Ora mia sorella ha per marito un toscanaccio del casentino che ADORA le castagne in tutte le salse ed in tutti i modi per cui........Mont Blanc per lui e per una copia di amici che voleva il dolce della domenica.

L'ingrediente principale di questa strepitosa ricetta è....LA PAZIENZA! Ce ne vuole molta soprattutto per sbucciare le castagne ma....ne vale la pena!

INGREDIENTI
(Per un Mont Blanc da 6 circa)

Per le meringhe
gr. 200 albume
gr. 400 zucchero semolato
la polpa di mezza bacca di vaniglia

Per il Mont Blanc
gr. 600 marroni
gr. 450  latte
gr. 300 panna da montare
gr. 30 zucchero a velo
q.b. Meringhette o spumiglie
gr. 50 rum
1 o 2 marron Glacé per decoro

PROCEDIMENTO
Io monto il mont blanc su una base di meringa. Preparo il composto per le meringhe (o spumiglie) sempre con la proporzione che lo zucchero semolato deve pesare il doppio dell'albume. La dose indicata è assolutamente eccessiva ma quando si fanno le meringhe, almeno a casa mia, volano via come il vento. In più richiedendo un tempo di cottura abbastanza lungo, una volta che le preparo ne faccio un po' di più e poi le conservo in una scatola di latta.
Per il procedimento potete leggere un altro mio post (qui).

Dovendo fare la base del Mont Blanc,  disegno un cerchio sulla carta forno e poi, aiutandomi con una sac a poche, lo riempio con la meringa in modo di avere una base regolare per il mio dolce.

Con la restante parte del composto, preparo delle meringhette semplici sempre con la sac a poche ed una bocchetta liscia di misura 6 o 8.
Considerando che le meringhe richiedono almeno 2/3 ore di cottura (in base alla grandezza), io vi consiglio di prepararle il giorno prima  di tenerle poi in una scatola di latta a chiusura ermetica.

Per il Mont Blanc utilizzo i marroni; devono essere grandi e sodi e di ottima qualità visto che rappresentano il 90% del dolce.
Lavateli, metteteli in acqua fredda e calcolate 7/8 minuti da quando prende il bollore l'acqua. Spengete il fuoco e velocemente sbucciateli facendo attenzione a togliere tutta la pellicina e cercando di mantenerli il più interi possibile.

Mettete i marroni così sbucciati in una pentola con il doppio fondo (più larga che alta) e copriteli con il latte. Fate cuocere  a fuoco medio per almeno 30/40 minuti e comunque sino a che i marroni risultino morbidi e asciutti. Se, durante la cottura, si dovesse asciugare troppo il latte, aggiungetene un pochino o se, al contrario, dovesse avanzare tanto liquido, scolate i marroni a cottura ultimata mantenendo un po' di liquido.

In questa fase è difficile dare dosi/ tempi precisi perché dipende molto dal tipo di marroni e quindi da quanto latte assorbono.

Una volta cotti i marroni, passateli al passaverdure o in un mixer ottenendo un composto morbido ma comunque sodo (Tipo patate schiacciate).

A questo punto aggiungete lo zucchero a velo ed il rum....et voilà il composto è pronto. Assaggiatelo per verificare che la dolcezza sia al punto giusto (Ognuno di noi ha un suo gusto!) ma considerate comunque che nel dolce ci sarà anche la dolcezza delle meringhe.

Montate la panna  ed iniziate a montare il dolce.

MONTAGGIO DEL DOLCE
Mettete su un piatto da portata la base tonda e piatta di meringa.
Su questa base, aiutandovi con uno schiacciapatate, mettete una parte del composto di marroni; un primo strato.
Sopra questo primo strato io metto altre meringhe ed una minima quantità di panna e poi completo il dolce nuovamente con il composto di marroni.

A questo punto utilizzando una sac a poche decorate il dolce con la panna residua ed, eventualmente, con i marron glacé.

A questo punto il vostro Mont Blanc sarà pronto e....al primo boccone dimenticherete tutta la fatica.

Fatemi sapere come è andata!!!


mercoledì 26 ottobre 2016

TENERINA DI GINO FABBRI

L'ispirazione mi è venuta vedendo le foto di un meraviglioso corso fatto in quel di Bologna presso la cucina di Babette, con il mitico Gino Fabbri.
Chi è?  E' "solamente" un pasticcere che nel 2015 è stato riconosciuto come il padre della pasticceria italiana; sicuramente meno conosciuto del magnifico Guru Iginio Massari ma non da meno come qualità professionali.....insomma....UN MITO!

Il corso, a cui ahimè non ho potuto partecipare, era incentrato sui dolci della tradizione e, tra tutti, mi ha colpito la ricetta di una torta definita "tenerina".

Si tratta di una torta in qualche modo simile alla tenerella di Santin che vi ho già pubblicato ma con una diversa consistenza. Quando la si mette in bocca sembra quasi di gustare un cioccolatino......Vi è venuta l'acquolina? E allora tuffatevi in cucina e preparatela! Mi ringrazierete!

P.S. Un grazie particolare va a Pinella Orgiana che ha potuto partecipare al corso e che ha gentilmente condiviso la ricetta.

INGREDIENTI
per una tortiera da 24 cm. di diametro
gr. 200 burro
gr. 200 cioccolato fondente al 61% (io ho usato un 70%)
gr. 200 zucchero a velo
gr. 40 fecola di patate
n° 5 uova medie

PROCEDIMENTO
Mettete il cioccolato a sciogliere nel microonde o, in alternativa,a  bagnomaria. Fate la stessa cosa anche con il burro e poi amalgamateli ben bene.
Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare ben spumosi; unite la fecola setacciata con una marisa e facendo molta attenzione a non smontare il composto.
Montate gli albumi non a neve ferma ma sino a che il composto risulti morbido e lucente; unite un terzo  degli albumi ai tuorli amalgamandoli sempre con la marisa.
Poi, in tre riprese, versate con delicatezza il composto di burro e cioccolato, che nel frattempo si sarà intiepidito,  nei tuorli. Alla fine unite la restante parte di albumi.
Imburrate lo stampo e spolverizzate di zucchero semolato e versateci il composto.

Cuocere in forno ventilato a  180° per circa 20/25 minuti.
Fate raffreddare benissimo prima di sformare il dolce.

Servite spolverizzato di zucchero a velo o con una leggerissima crema inglese alla vaniglia o, ancora, con della panna montata o anche con una camy cream o....o....o.... oppure a piccoli dadini; proprio come fosse un cioccolatino!

SUBLIME!


mercoledì 19 ottobre 2016

PASTA FROLLA

La pasta frolla è una di quelle preparazioni di base che io.....adoro!In generale preferisco mangiare il salato ma nell'ambito dei dolci la frolla ha un posto speciale nel mio cuore e.....nel mio palato.

Ci sono un'infinità di ricette che si possono fare per la frolla e tutte hanno una loro caratteristica per cui vale la pena di provarla.

Questa che vi propongo oggi l'ho chiamata "Frolla di base" perché, con dei piccoli accorgimenti, si adatta a diversi utilizzi. Biscotti, crostate o basi per torte frangipane: chi più ne ha più ne metta!

Provatela e non vi pentirete!

INGREDIENTI
gr. 300 farina 00
gr. 150 burro
gr. 100 zucchero
gr. 32 tuorli (pari a 2 tuorli di uova medie)
1 cucchiaio di latte intero
aromi a piacere (limone, vaniglia etc)
1 pizzico di sale

La frolla si può lavorare in modo diverso a seconda della ricetta e anche degli strumenti a disposizione. Questa ricetta può essere lavorata a mano, in planetaria o con un semplicissimo robot da cucina.

LAVORAZIONE A MANO
Disporre la farina a fontana su una tavola di legno  ed inglobare il burro ben freddo tagliato a pezzettini fino a formare un composto sbriciolato della consistenza del parmigiano. A questo punto, formate nuovamente una fontana e disponete nel centro gli aromi, il pizzico di sale, lo zucchero, i tuorli ed il cucchiaio di latte. mescolate il tutto aggiungendo la farina. Lavorate l'impasto possibilmente non a lungo fino a  formare una palla soda e compatta che metterete a riposare in frigo per almeno 30 minuti avvolta da pellicola alimentare.

LAVORAZIONE IN PLANETARIA
Tagliate il burro freddo in pezzetti regolari e mettetelo nella planetaria ricoperto dalla farina setacciata. Azionate la foglia (o K) a velocità media sino a che il composto diventi come il parmigiano grattugiato.
Aggiungete lo zucchero e subito dopo le uova con gli aromi.Lavorate brevemente sino a che l'impasto si compatta e si stacca dal bordo lasciano la ciotola pulita. Formate una palla, copritela con la pellicola alimentare e metterla a riposare per almeno 30 minuti in frigo.

LAVORAZIONE CON IL ROBOT
Mettete nella ciotola il burro e lo zucchero e lavoratelo con le lame sino a che sia ben amalgamato. A questo punto aggiungete gli aromi e le uova e, da ultimo, la farina setacciata a cucchiaiate. L'impasto sarà pronto quando si formerà una palla che si stacca  dal bordo.
Formate sempre la solita palla e mettetela a riposare.

TEMPI DI RIPOSO
A mia esperienza la frolla viene molto meglio se ci sono dei tempi di riposo prolungati soprattutto se viene lavorata con il robot per cui vi consiglio di organizzarvi per tempo prevedendo almeno 1/2 ore di riposo; se ne ho la possibilità, io la preparo la sera per la mattina.

Quando la si tira fuori dal frigo sarà ovviamente molto dura; dovrete tagliarla a fettine di circa mezzo centimetro ed inizierete a lavorarla con le mani. Con il calore delle mani il burro si ammorbidirà di nuovo. Non appena la pasta si è leggermente ammorbidita, provvedete a stenderla velocemente. La frolla teme il caldo per cui per evitare che in cottura si sformi o sia meno friabile, cercate di essere veloci e precisi.

TEMPI DI COTTURA
Per quanto riguarda i tempi di cottura, dipende molto dall'utilizzo; per dei biscotti bisogna considerare almeno 15 minuti a 170°, per una crostata con marmellata di frutta, almeno 30/35 minuti.
Ovviamente i tempi sono indicativi perché dipendono molto dalla qualità e dalla modalità di funzionamento del forno.

martedì 18 ottobre 2016

ZUCCA AL MANDARINO

Quando si avvicina Halloween i negozi si riempiono di biscottini decorati ed anche io sono stati invitata a fare dentiere, dita e zucche di frolla ma......ultimamente mi piace mettermi alla prova e queste benedette "torte moderne" con diverse consistenze e glassi lucide, mi stanno attirando sempre più.
Cosa fare quindi? dopo vari rimuginamenti e dopo aver più e più volte tirato fuori dal mio armadio delle attrezzature il kit "Magia del tempo" mi sono decisa.....era arrivato il momento di usarlo.
La base è un fondo croccante di ciocorì alla gianduia e all'interno ci sono due cremosi, al mandarino e al cioccolato bianco e vaniglia, inframezzati da un biscotto agli agrumi.

Muoio dalla voglia di condividerlo con voi per cui....si parte!

ATTREZZATURA
Kit Magia del tempo. Lo si trova nei negozi specializzati o sul negozio on line di Silikomart; è il kit utilizzato da Emmanuele Forcone quando ha vinto il campionato del mondo.....hai visto mai portasse fortuna?

INGREDIENTI
Per fare questa torta sono necessarie 5 basi.

1) BISCOTTO AGLI AGRUMI  (by Maurizio Santin)
gr. 100 uova (2 uova medie)
gr. 150 zucchero semolato
gr. 80 panna liquida
gr.120 farina
gr. 40 olio di oliva
mezzo cucchiaino di lievito
le zeste di 1 limone non trattato

Montare le uova con lo zucchero e le zeste fino a che il composto è bello spumoso. aggiungere la panna con delicatezza e la farina ben setacciata insieme al lievito. Per ultimo unite l'olio facendo attenzione a che il composto non si smonti.
Mettere su una placca coperta con carta forno stendendo il composto in modo regolare .
Cuocere a 170° fino a colorazione (Nel mio forno circa 10 minuti)
Quando il biscotto sarà pronto fatelo freddare coperto con carta forno

2) CREMOSO AL CIOCCOLATO BIANCO E VANIGLIA  (Dal blog I dolci di Pinella)
gr 81 cioccolato bianco
gr 1,5 gelatina + 8 gr acqua ben fredda
gr. 35 tuorli (circa 2,5)
gr. 18 zucchero semolato
gr. 88 latte intero
gr. 88 panna liquida
1/2 bacca di vaniglia (semi)

Per prima cosa mettete la gelatina ad ammorbidirsi in acqua ben fredda.
Nel frattempo, mentre il latte e panna sono sul fuoco, unite i tuorli allo zucchero semolato ed i semi della mezza bacca di vaniglia. Quando il latte e la panna raggiungono quasi il bollore, versare sui tuorli e poi rimettere tutto sul fuoco medio mescolando con una marisa sino a che la temperatura del composto sarà di 82° o , se non avete il termometro, sino a che la marisa con cui girate la crema, si velerà leggermente; a questo punto la crema inglese sarà pronta!.
Aggiungete la gelatina ben strizzata; mescolare ben bene e passate al setaccio.
A questo punto, versate la crema ancora calda sul cioccolato bianco sbriciolato ed emulsionatelo con un mixer ad immersione facendo attenzione a non formare delle bolle d'aria.

3) CREMOSO AL MANDARINO
gr. 206 succo di mandarino filtrato (Prima spremuto e poi filtrato con un colino)
gr. 124 zucchero semolato
gr. 124 burro
gr. 132 uova intere
gr. 115 tuorli
gr. 4 gelatina + gr. 20 acqua ben fredda

Mettere ad idratare la gelatina.
Nel frattempo spremere gli agrumi e ricavate anche la sola parte arancione della buccia da almeno 4 mandarini.

In un pentolino mettere  lo zucchero, i tuorli, le uova il burro molto ammorbidito, per ultimo unite il succo filtrato. cuocere a fuoco medio girando con una marisa sino ad arrivare al primo bollore; a questo punto aggiungete la gelatina be strizzata e poi filtrate tutto al setaccio.

4) GLASSA GIALLA E VERDE
gr  83 acqua
gr. 100 zucchero semolato
gr. 65 destrosio (in alternativa zucchero semolato)
gr. 83 latte condensato
gr  6 gelatina in fogli
gr. 30 acqua per gelatina
gr. 46 burro di cacao
gr. 17 Gelatina neutra (io uso la absolu cristal valrhona)
q.b. colore alimentare

Per prima cosa mettere i fogli di gelatina ad idratarsi nei 30 gr. di acqua ben fredda.
Nel frattempo mettere acqua, zucchero e e destrosio in un pentolino con il doppio fondo e far arrivare alla temperatura di 103°; a questa temperatura versare sul latte condensato e sulla gelatina ben strizzata. amalgamare il tutto aiutandovi con una marisa. Aggiungere il burro di cacao e la gelatina neutra. Emulsionare con un mixer ad immersione . Aggiungere il colorante e mixare nuovamente. Riporre in frigo ben coperta con la pellicola per almeno 12 ore. Per una migliore distribuzione del colore, il colorante lo potete mettere anche all'inizio nel pentolino con acqua e zucchero.
In questo caso io sono partita da una glassa gialla che avevo in frigo a cui ho aggiunto una minima puntina di arancio nei 2/3 e di blu nella restante parte per fare il verde.

N.B. Siccome fare la glassa può essere laborioso, vi consiglio di farne doppia dose senza coloranti e congelarla; quando vi serve ne prendete il necessario, la scaldate e colorate et voilà!

5) CROCCANTE ALLA GIANDUIA
gr. 70 cioccolato gianduia
2 manciate di rice crispies ....confesso che non li ho pesati . Mi regolo su quanti ne raccoglie il cioccolato!.

Sciogliere il cioccolato e unite i rice crispies....fatto.

Potete stendere il composto formando una base piatta di mezzo centimetro, far seccare e poi coppare con l'attrezzo di plastica del kit....io però avevo timore che fosse troppo duro per essere tagliato con un attrezzo di plastica per cui quando ho montato il dolce ho lasciato poco meno di mezzo centimetro di spazio e quando il dolce era ben congelato, ho preparato il croccante e l'ho messo sulla cima del dolce a colmare lo spazio e....funziona!

6) CIOCCOLATO BIANCO
Questa non è una base da preparare ma dovete considerare del cioccolato bianco fuso per rivestire lo stampo. Io ne ho sciolto circa gr. 60  anche se la buona parte l'ho recuperata scolando lo stampo.

MONTAGGIO DEL DOLCE
Rivestite lo stampo con il cioccolato bianco fuso formando quella che in gergo tecnico viene chiamata "camicia" e facendo scolare il cioccolato in eccesso (su You Tube ci sono dei tutorial sull'utilizzo del kit magia del tempo).

Quando il cioccolato sarà ben freddo, inserite per 1/3 il cremoso al mandarino. Far freddare una 20/30 minuti in freezer.

Inserire un disco di biscotto agli agrumi, coprire con il cremoso al cioccolato bianco. Far freddare nuovamente.

Completare con nuovamente un biscotto agli agrumi e, per ultimo, il cremoso al mandarino.
Alla fine dovrete lasciare una spazio per poco meno di mezzo centimetro.Riporre in freezer fino a  completo congelamento. 
A questo punto colmare lo spazio restante con il croccante alla gianduia e riporre in freezer.

Al momento del glassaggio, scaldare la glassa a 29/30°; tirate fuori il dolce, sformarlo e porlo su una grata.

Utilizzando l'attrezzo per la doppia glassa, inziate con il glassare l'esterno con il giallo / arancio.
La glassa verde l'ho colata ad una temperatura leggermente superiore ai 30° perché volevo che scendesse nelle scanalature dando l'effetto di una zucca ma per una preparazione .....meno Halloween, rispettate le temperature!

Qualche pallina dorata, le zeste di mandarino e dei corn flakes e.....BUON HALLOWEEN!!


martedì 11 ottobre 2016

MADELEINE BY MAURIZIO SANTIN

In questi ultimi giorni mi sono messa a provare diverse ricette salate ma non ho potuto fare a meno di pensare ai dolci soprattutto vedendo le foto di un corso fatto dal mitico Gino Fabbri presso la cucina di Babette. Beh, a farla breve, mi è venuta voglia di un "dolce risveglio".

Lo scorso Week End ho preparato due torte di compleanno per cui mi piaceva fare dei biscotti ma non dei veri e propri biscotti....insomma ho iniziato a girovagare con la mente e sono giunta a loro: le madeleine.

Le madeleine sono dei piccoli dolcetti a forma di conchiglia con la consistenza simile a quella del plum cake. Alcuni ritengono che il nome derivi da Maria Maddalena, donna che divenne discepola di Cristo e che poi si spostò in Francia in pellegrinaggio. Ciò spiegherebbe anche la tipica forma a conchiglia  visto che nell'iconografia cristiana la conchiglia è il simbolo dei pellegrini. Altri, ritengono invece che il nome derivi da tal Madeleine Paulmier , pasticcera francese vissuta tra il XVIII ed il XIX secolo.
La loro diffusione nel mondo è stata sicuramente aiutata dall'essere parte del famoso romanzo di Proust " alla ricerca del tempo perduto".

Comunque sia e qualunque sia l'origine del nome ed il motivo della loro diffusione........sono STRABUONE!

Nel tempo ne ho provate varie ricette per poi approdare, come spesso capita, sulla ricetta del mitico Maurizio Santin. Se si seguono dosi e suggerimenti....il successo è assicurato.

Per poter fare le madeleine è essenziale avere una stampo adatto. In commercio ce ne sono di diversi tipi, io personalmente utilizzo stampi in silicone ma ne esistono anche in metallo....a voi la scelta!



INGREDIENTI
gr 200 uova intere (circa 4 medie)
gr. 200 zucchero semolato
gr. 250 farina
gr. 8 lievito per dolci
gr. 50 latte fresco
gr. 125 burro fuso
Scorza grattugiata di 1 limone
1/2 bacca di vaniglia (i semi)

PROCEDIMENTO
Mescolate in una ciotola le uova con lo zucchero; attenzione a non sbatterle per montarle! vanno solo mescolate. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e aggiungete alla fine il latte a temperatura ambiente ed il burro fuso lasciato un pochino raffreddare.
Quando l'impasto è ben amalgamato, coprite con pellicola a contatto e fate riposare per 3 ore. Alla fine del riposo, imburrate e infarinate  gli stampi (se in metallo) ed aiutandovi con una sac a poche riempite gli stampi sino ai 2/3.

Infornate a 170 ° per circa 15 minuti ma, in realtà, Maurizio Santin dice "Fino a colorazione" perché in effetti ogni forno a tempi differenti. Nel mio io le lascio per 20 minuti  in modalità ventilata.

Appena fatte spolverizzatele con zucchero a velo. Per conservarle io le tengo in una scatola di latta ma....che dire, non è che debbano essere conservate a lungo visto che di solito.....finiscono in un baleno!!

Buon appetito!


sabato 1 ottobre 2016

CHIFFON CAKE

In alcuni momenti, più che in altri, si va alla ricerca della leggerezza. Ci sono  eventi e situazioni che ti travolgono in un turbinio di sentimenti e sensazioni; ecco, proprio in questi casi un pizzico di leggerezza aiuta a fare ordine, a respirare,  a vivere al meglio le situazioni. E allora cosa ci può essere di meglio di un bel dolcetto soffice soffice?
L'idea mi è venuta vedendo un post della mitica Pinella, fonte inesauribile di ispirazione, ed eccomi quindi pronta per un classico tra le torte "fluffose"; alias tutte quelle torte che della leggerezza ne fanno un must.
La Chiffon cake mi ha conquistato da subito! E' una torta versatile che si può servire secca, inumidita con bagne aromatizzate, può diventare una base per una torta farcita ma non per una torta di cake design perché è troppo morbida. E' particolare anche nello stampo che, udite udite!, non và assolutamente imburrato perché la torta deve freddarsi.....a testa in giù.
Insomma.....mi piace e mi piace farla e, volentieri, ve la propongo.
La ricetta l'ho trovata in rete non mi ricordo più su quale sito e l'ho poi modificata......come la solito;
questa volta l'ho profumata agli agrumi ma lasciate spazio alla vostra fantasia!!

INGREDIENTI
per uno stampo per chiffon cake di diametro 25cm ed altezza 14 cm.
gr. 200 acqua o, come in questo caso, succo di arancia filtrato
gr.290 farina 00
gr. 300 zucchero extrafine (Io ho usato uno zucchero di canna demerara)
gr 400 uova (pari a 8 uova medie e 6 uova grandi)
gr 120 olio di semi di arachide
gr 8 cremor tartaro
n° 1 bustina di lievito
n° 1 bacca di vaniglia
n° 1 limone
gr. 2 sale

Mescolate in una ciotola la farina, lo zucchero ed il lievito. Io consiglio di setacciare sempre la farina ed il lievito  più che mai per preparare una torta soffice.
Montate i tuorli con l'acqua (o il succo d'arancia); aggiungete l'olio, la buccia di limone grattugiata, la polpa della bacca di vaniglia fino a formare una crema spumosa. A questo punto aggiungerete le polveri (Farina & Co. ) facendo attenzione di non smontare il tutto,
Montate a neve gli albumi aggiungendo il cremor tartaro quando diventano bianchi e sono ancora morbidi; continuate a sbattere per qualche minuto ed aggiungete anche gli albumi al resto del composto sempre con un movimento dal basso verso l'alto facendo attenzione che l'impasto non si smonti.
A questo punto versate nell'apposita tortiere NON IMBURRATA o, in alternativa, in una forma da ciambellone imburrata, abbastanza capiente (Considerate che questa dose è per uno stampo di diametro 25cm. ed alto 14 cm.).
Cuocere in forno ventilato a 160° per 60 minuti. Sui tempi di cottura però non posso che consigliarvi "la prova del coltello"  cioè, inserite un coltellino a lama piatta non seghettata nel dolce e se la lama ne esce pulita vuol dire che la torta è  pronta.
Togliere lo stampo dal forno e mettere la torta a freddare....a testa in giù fino a che non si fredda
completamente. A questo punto rigirate la tortiera ed aiutandovi con un coltello a lama piatta e non seghettata, passatelo sul bordo del dolce per staccarlo. Giratela su un piatto e, sempre aiutandovi con il coltello, staccate la base.
A questo punto la vostra chiffon cake è pronta per essere gustata! Io l'ho spolverizzata di zucchero a velo vanigliato ma......liberi di farcirla di crema, nutella o ...chi più ne ha più ne metta!

Buon appetito!