domenica 29 maggio 2016

MONOPORZIONE ALLE FRAGOLE

Poi capita di avere il freezer pieno di  dolci avanzi. Quando faccio torte a base di mousse, cremosi, geleé capita molto spesso che ce ne sia un po' di più e allora cosa farne? usualmente io colo tutto negli stampi di silicone e surgelo e poi.....quando sono a corto di dolce, riciclo.
Oggi era una splendida domenica di sole ma la voglia di una dolce conclusione al pranzo della domenica c'è sempre e quindi ho riciclato!!

Alcune delle cose utilizzate le ho già spiegate nei post precedenti e in tal caso rimanderò alla ricetta inizialmente postata.
Prontiii? VIA!

BASI NECESSARIE
Frolla ricomposta (Da delizia la limone) che troverai qui
Biscotto agli agrumi (Da delizia al limone) che troverai qui
Mousse di limone (Da delizia al limone che troverai qui
Mousse alla fragola

MOUSSE ALLA FRAGOLA 
Ingredienti
Metterò la dose che ho originariamente utilizzato per una torta.
gr. 2350 polpa di fragola
gr. 5 gelatina
gr. 50 meringa all'italiana
gr. 150 panna semimontata

scaldare gr50 di polpa di frutta, aggiungere la gelatina e far sciogliere ben bene. quando si è stiepidita, aggiungere la meringa e da ultimo la panna. colare nello stampo desiderato (In questo caso semisfere di silicone) e congelare.

Montaggio del dolce.

Ho unito gr50 di frolla avanzata dalla delizia al limone a gr 15 di burro fuso ed ho così preparato la base di frolla. Ho coppato con lo stesso anello un disco di biscotto agli agrumi ed ho sformato dallo stampo in silicone la mousse al limone. Ho sformato la mousse alla fragola e l'ho spruzzata con il cioccolato rosso.
Ho montato il dolce mettendo prima la frolla, poi il biscotto po la mousse la imone e per ultimo la mousse alle fragole. Buonissima! e grazie al Maestro Maurizio Santin da cui ho preso le basi :-)


venerdì 27 maggio 2016

LINGUE DI GATTO

LINGUE DI GATTO

INGREDIENTI
Dose per circa gr. 500
gr. 220 burro a temperatura ambiente (per chi ha il termometro )circa 16°
gr. 200 zucchero a  velo
gr. 250 farina
gr. 150 albume a temperatura ambiente
la polpa di 1/2 bacca di vaniglia

Procedimento
Montare il burro con lo zucchero a velo e la vaniglia fino ad avere la consistenza di una pomata. Unire poco alla volta gli albumi e, per ultimo, aggiungere a mano con una spatola o, in alternativa, montando la foglia, la farina ben setacciata. A questo punto il composto è pronto.
Metterlo in una sac a  poche in cui avrete inserito una bocchetta tonda di diametro 8 e procedete a stendere dei filoncini regolari  e ben distanziati su una teglia da forno velata con il burro.

Infornate a 200° per circa 7/8 minuti.
I biscotti sono pronti quando i bordi si saranno ben scuriti ed il centro rimarrà un pochino più chiaro.

Tolti dal forno sono ancora un pochino morbidi. Vanno tolti con una spatola e messi a freddare su una griglia.

A Luca piacciono molto.....e a voi?

giovedì 26 maggio 2016

GRANO ANTICO

La prima volta che ho sentito parlare di "grano antico" ho ironizzato che il grano è "tutto" antico ma poi ho scoperto che non è così!!.
Dopo la seconda guerra mondiale, la necessità di sollevare le popolazioni dall'indigenza e dalla fame ha portato a sperimentare nuovi metodi di coltivazione andando a lavorare sia sui terreni (con lo studio di sostanze da addizionare) che sui semi ( per garantire una resa maggiore).
Il grano pre-modifiche si caratterizzava per uno stelo alto (soprattutto la qualità senatore Cappelli) e la spiga non particolarmente lunga. L'altezza dello stelo portava ad una serie di problemi; spesso gli steli si spezzavano o si piegavano fino a far toccare la spiga al suolo compromettendone l'utilizzo. Con l'obiettivo di avere culture più produttive e piante più resistenti è iniziata quindi una attività di ricerca che ha portato all'attuale situazione.
Oggi, non solo i grani sono modificati ma anche i terreni sono trattati in modo che il grano possa crescere; siamo arrivati all'assurdo che in alcune coltivazioni i semi sono stati resi "sterili" e vengono attivati solo se seminati in un terreno trattato con specifici prodotti. Inutile a dirsi che questa sempre maggiore contaminazione si presume possa essere una delle cause dell'aumento dei casi di celiachia conclamata o di quei casi borderline dove la celiachia non risulta ma nel momento in cui si mangiano farinacei si avvertono tutta una serie di malesseri.
Spulciando in rete abbiamo però trovato che ci sono pochi validi temerari che ancora piantano e macinano i grani antichi. Le varietà sono tante ed ognuna ha caratteristiche e sapori ben definiti.
Una delle più famose è la Senatore Cappelli che io utilizzo per fare le focacce, il pane e la pasta. La resa è diversa rispetto a quella dei grani moderni per cui bisogna prenderci un po' la mano ma.....il gusto e lo stomaco Ringraziano!!. Avete presente quella sensazione di gonfiore che si prova non appena si mette in bocca una mezza fettina di pane? SCOMPARSA!.
Fatta la scoperta mi sono messa alla ricerca dei prodotti. Ci sono ormai diversi negozi che vendono prodotti legati al mangiare sano per cui si iniziano a trovare in questi negozi specializzati sia le farine che i semilavorati (Paste secche ad esempio).

Per un puro caso fortuito mi sono imbattuta in una azienda agricola che ha fatto della coltivazione tradizionale un must: La Fornovecchino.. Si trova nel Viterbese ed ha un ottimo rapporto prezzo / qualità. Io prendo sia le farine (Senatore Cappelli, Maiorca per fare i dolci, farro ed orzo per pane e focacce) che la pasta e....ne sono entusiasta.

Comunque i grani antichi da me conosciuti sono:
Senatore Cappelli, Verna, Gentil Rosso, Maiorca, Khorasan, Sieve, Monococco.

Aspetto le vostre segnalazioni ed aggiunte!

FOCACCIA SCROCCHIARELLA

Chi mi conosce di persona sa che ho una sorella maggiore che vive in Kenya. La mia "sorellona" è in realtà piccola e minuta anche perché, negli anni, ha scoperto di essere particolarmente sensibile a buona parte degli additivi chimici che si trovano negli alimenti ed in particolar modo nelle farine. Inevitabilmente ha iniziato quindi a non mangiare più pane, pasta e farinacei in generale perché pur non essendo celiaca, il consumo dei farinacei le dava un senso di torpore eccessivo.....a dirla tutta sembrava drogata!.

Studia che ti ristudia, ci siamo imbattute nel "Grano Antico" su cui ho scritto un post ad hoc che potrete trovare qui.

Beh, la pasta, il pane, i biscotti, fatti con le farine di grano antico ed in particolare con la "Senatore Cappelli" (che non è una marca ma una qualità di farina) non le davano fastidio! Essendo lei una "piccola capretta sarda "( ama il salato ed è cocciuta)  ho deciso di prepararle una focaccia schiacciata scrocchiarella.

Avrete ormai capito che cerco le ricette e le modifico quasi sempre a modo mio ma.....questa volta No!. Ho preso ingredienti e procedimenti dal blog di "Viva la focaccia"che trovate qui  che per quanto attiene ai lievitati è una notevole fonte di ispirazione. Il tempo di lavorazione è minimo e l'unico tempo da considerare è quello di lievitazione. Provateci, ne vale la pena!

INGREDIENTI
per 2 focacce di diametro 28/30
gr. 118 acqua tiepida (non più di 35°)
gr. 12 lievito di birra fresco
gr. 1,5 zucchero semolato
gr. 10 olio extravergine di oliva
gr. 188 farina Senatore Cappelli
gr. 10 sale fino

PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito in acqua tiepida ed aggiungere lo zucchero. Dopo 5 min. aggiungere l'olio e metà della farina lavorando l'impasto con il gancio. Quando la farina sarà ben amalgamata, aggiungere il sale e la restante parte di farina. A questo punto io faccio lavorare la macchina per circa 10 minuti e comunque fino a che l'impasto è liscio, omogeneo e si stacca dai bordi della ciotola. A questo punto pesare il composto e dividerlo in due parti uguali. Formare due palline che metterete a lievitare su una teglia infarinata, coperte con un canovaccio e con della pellicola. Trascorsi 60/90 minuti (comunque fino al raddoppio), prendere una delle due palline e stenderla con un mattarello fino a formare un disco di 28/30 cm di diametro.
A questo punto io la metto su una teglia per pizza infarinata, la spennello di olio, una sventagliata di sale e rosmarino e.....in forno! a 250° per circa 6 minuti. Nel mio forno in modalità ventilata è perfetta dopo 8 minuti ma vi consiglio di verificarne lo stato dopo i primi 6 minuti come detto nel blog di Viva la Focaccia.
Provatela, ne varrà la pena!!

mercoledì 25 maggio 2016

PAN DI SPAGNA ALLA CREMA E FRAGOLE SENZA GLUTINE E SENZA UOVA

Pochi giorni fa mi ha telefonato una mia amica per chiedermi di preparare per la figlia una torta senza uova e senza glutine. Per il senza glutine...No Problem, ma quando la richiesta è di una torta classica crema e panna senza uova......Beh  non si può fare altro che mettersi all'opera.

Ho iniziato a tirare fuori tutti i libri che ho, a consultare tutti i siti e alla fine.....ho tirato fuori una mia ricetta. Devo dire che non sarei mai stata in grado di farlo se non avessi frequentato un corso professionale che mi ha insegnato a bilanciare le ricette per cui un grossissimo grazie a Nazzareno Lavini (Il mio maestro) e a Leonardo Di Carlo il direttore del corso.

Ma ora bando alle ciance ed eccoci alla ricetta

INGREDIENTI
per una tortiera diametro 24

Pan di Spagna senza uova e senza glutine
gr. 90 burro a temperatura ambiente
gr. 150 zucchero semolato
Nà 1 bacca di vaniglia (La polpa)
gr. 227 latte a temperatura ambinete
N° 1 bustina di lievito
gr. 288 farina senza glutine (Io ho utilizzato la Schar)

Mixare burro  zucchero a pomata, quando è ben mixato aggiungere la polpa di vaniglia e due cucchiaiate di farina mescolata e setacciata con il lievito; a questo punto unire un po' di latte e continuare alternando la farina al latte. l'unica accortezza è non lavorare eccessivamente l'impasto tanto la classica "montata" del pan di spagna non essendoci le uova non potrà esserci.
Versare il composto in una tortiera imburrata e cuocere in forno ventilato a 180° per circa 30 minuti (Nel mio forno 35) e comunque potete sempre fare la famosa prova dello stecchino. Non preoccupatevi se la superficie non è particolarmente colorita: è normale vista l'assenza di uova.
Porre su una gratella e far freddare ben bene.

Crema pasticcera senza uova
gr. 250 latte
gr. 167 panna da montare
gr. 150 zucchero semolato
gr. 83 maizena
buccia di limone grattugiata
polpa di mezza bacca di vaniglia
una noce di burro
una puntina di cucchiaino di polvere di curcuma

Mettere sul fuoco il latte, la panna, la buccia di limone ed un pizzico di sale. Mentre il latte raggiunge quasi il bollore, mescolare lo zucchero con l maizena e la polpa di vaniglia.
Quando il latte sta per bollire, versarne una piccola quantità sulle polvere e mescolare bene per evitare che si formino grumi. A questo punto procedete a versare piano piano tutto il latte e qualora doveste notare dei grumi passate il tutto al setaccio. Prima di porre il composto sul fuoco aggiungete la curcuma per replicare il colore giallo dato dal tuorlo d'uovo. Porre sul fuoco e portare a bollore ; aggiungete una noce di burro e frustate per rendere la crema liscia e vellutata. far freddare con pellicola a contatto e porre in frigo fino all'utilizzo.

MONTAGGIO DEL DOLCE
gr. 750 panna da montare
gr. 400 fragole

Montare gr. 500 di panna. Unitene poco meno della metà alla crema mixandola bene con una spatola con movimenti dal basso verso l'alto e facendo attenzione a che non si formino grumi.
Tagliate il pan di spagna a meta, bagnatelo con una bagna a piacere (in questo caso sciroppo d'acero) e stendete metà della crema mescolata con la panna. Adagiateci sopra delle fragole tagliate a pezzetti e ricopritele poi con la restante parte della crema. A questo punto coprite con il secondo pezzo di pan di spagna, bagnatelo nuovamente e ricoprite interamente la torta con la restante panna montata. Far riposare una notte in frigo.

il giorno successivo, montate la restante panna con una puntina di colore rosa e provvedete a decorare la torta a piacere aggiungendo panna e frutta.

La torta è pronta e.......sono moooolto soddisfatta!
P.S. gli uomini di casa si sono spazzolati la crema avanzata e non volevano credere che fosse senza uova!! ;-)



sabato 21 maggio 2016

BACCALA' ALLA LIVORNESE

E dopo tanto dolce un po' di salato ci sta più che bene! Questa volta non si tratta di soddisfare un ordine ma di coccolare con un sapore della tradizione le papille gustative del mio papà; 89 anni! cervello funzionante, fisico un po' meno e ....una passione per la buona cucina.
Il baccalà ha un'antichissima tradizione. I prima a trattare il merluzzo per garantirne una lunga conservazione furono i vichinghi che essiccavano all'aria i merluzzi pescati facendo così lo stoccafisso. Quando poi i baschi, feroci cacciatori di balene, inseguendo questi grossi cetacei scoprirono nel mare de nor quanto fosse facile e ricca la pesca dei merluzzi, iniziarono a spostarsi in su' per la pesca. A differenza dei vichinghi, però, iniziarono a conservare il merluzzo mettendolo sotto sale......come già facevano per le balene e....Ecco a Voi Signori il nostro re: IL BACCALA'
Anticamente veniva considerato un cibo da poveri ma, negli anni, ha guadagnato un ruolo di rilievo non solo nella cucina tradizionale. In Italia quasi ogni regione ha un suo piatto tipico a base di baccalà e non si sottrae a questo la Toscana.
Livorno, città di mare affacciata sul mondo grazie al suo porto, nasconde una ricetta tradizionale....da leccarsi i baffi. La preparazione non è eccessivamente lunga e gli ingredienti richiesti sono pochi e semplici da trovare, come quasi sempre accade nelle cucine regionali tradizionali.
Mai come in questo caso è essenziale che il filetto di baccalà sia.....BUONO!
Io, da anni, mi servo al mercato di Piazza San Giovanni di Dio (Roma) dove c'è un piccolo banchetto che mi ricordo....da sempre ; il mitico banco 98. Qui si trova di tutto! il baccalà (di diverse qualità e prezzi), lo stoccafisso e i ceci "ammollati" . Ma basta lungaggini.....passiamo alla ricetta.

INGREDIENTI
Per 4 persone

Gr. 800 filetto di baccalà ( + o - un filetto intero già spellato)
gr. 500 pomodori pelati
N° 1 spicchio di aglio
1 bel mazzetto di prezzemolo
q.b. farina
q.b. olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO
Per prima cosa tagliate il baccalà a filetti più o meno lunghi. Il baccalà va sempre tagliato nel senso della lunghezza per fare i filetti. Infarinarli ben bene
e friggere fino a che si forma una crosticina in un dito d'olio ben caldo. Una volta che la crosticina si è formata su tutti i lati, togliere il baccalà dal tegame e mettere 1 spicchio d'aglio tagliato a piccoli pezzettini e una manciata di prezzemolo tagliato anch'esso; per chi piace, si può aggiungere una puntina di peperoncino.
Quando l'aglio si sarà un pochino colorito, aggiungere il pomodoro e far andare a fuoco medio. Il pomodoro va salato con moderazione in quanto il baccalà, per quanto ammollato e dissalato, rimane
comunque un alimento molto saporito.
Quando il sughetto inizia a rapprendersi, aggiungere nuovamente il baccalà e far mantecare per altri 10/15 minuti et voilà: il baccalà alla livornese è pronto.

Servire ben caldo con una sventagliata di prezzemolo fresco.
Buon Appetito!!


giovedì 19 maggio 2016

ABBRACCI ....CASALINGHI

Rossella è una cliente di vecchia data. Per Natale o Pasqua porta sempre dei "dolci" pensierini ai bimbi della sua classe.  Ci conosciamo da tanto e, ultimamente, abbiamo più volte parlato di "cucina sana". Oggi quando si dicono quelle due magiche parole "cucina sana" si viene portati dai media a pensare al vegetariano, al vegano, al biologico; personalmente credo che la cucina sana sia quella che prevede l'utilizzo di materie prime eccellenti manipolate con tutte le accortezze necessarie nel rispetto della tradizione e della tecnica di cucina. Che voglio dire? che se preparo dei frollini "casalinghi" utilizzando dei buoni ingredienti di base.....rischio di far tornare alla memoria i sapori antichi ormai, ahimè, dispersi.
Partendo da ciò le ho preparato dei biscotti che si presentano come " Abbracci" di una famosa marca. Sono ottimi per la colazione ma alcuni clienti se l mangiano anche la sera dopo cena come....dolcetto serale. Insomma....fate voi. Io vi scrivo la mia ricetta; provateci! e se avete difficoltà.....scrivetemi
chiacchiereecannella@gmail.com

INGREDIENTI
Per circa gr. 850 biscotti
gr, 180 burro a temperatura ambiente
gr. 180 zucchero semolato
gr. 100 uova (pari a 2 uova medie)
1/2 polpa di vaniglia
gr. 450 farina 00 setacciata
gr 10 lievito x dolci
gr. 30 cacao amaro setacciato
N° 1 cucchiaio di latte

PROCEDIMENTO
Mescolare molto bene il burro con lo zucchero utilizzando la foglia della planetaria. Aggiungere 1 uovo alla volta e la polpa di 1/2 bacca di vaniglia. Quando il composto è ben amalgamato unire la farina setacciata con il lievito in 2/3 riprese facendo attenzione a non mescolare troppo l'impasto. A questo punto  pesate il composto ottenuto e rimettetene nella planetaria la metà aggiungendo il cacaco e ammorbidendo l'impasto con 1 cucchiaio di latte. In realtà si deve aggiungere il latte per far si che l'impasto al cacao abbia la stessa consistenza di quello bianco.
Trasferite i due impasti sulla spianatora e formate dei filoncini dello spessore di un dito e tagliateli alla misura di circa cm.6 e formate delle ciambelline unendo una parte bianca ad una parte al cacao.

Cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180° per circa 10/15 minuti. I tempi , come la solito, vanno testati sul proprio forno, I biscotti sono pronti quando la parte bianca è leggermente colorata ed i biscotti sono ancora un pochino morbidi.

Conservare in una scatola di latta. Si possono conservare anche per 1 mese ma.......scommetto ciò che volete che non ci arriveranno !!! :-)




martedì 17 maggio 2016

NEW YORKER CHEESE CAKE

La richiesta era: una torta con i frutti di bosco per festeggiare un compleanno. Sarà che ho fatto i Brownies, o forse che mi hanno chiesto dei pancakes o forse ancora il pollo fritto fatto all'americana ma......in questo periodo mi sento a stelle e strisce per  cui mi sono buttata su una ricchissima e.....gustosissima New Yorker cheese cake.
Ora sulla cheese cake si trovano in rete miliardi di ricette: con cottura, senza cottura, con i biscotti, con la frolla con questo e con quello. Io, come al solito, ho preso un po' di qua e un po' di là arrivando ad una mia ricetta con cui mi trovo bene.

Pare che tracce della prima Cheese cake si abbiano nell'antica Grecia. Da qui fu esportata in Italia dagli antichi Romani e poi diffusa in Europa. Poi, con l'immigrazione, fu portata in America dove divenne un dolce della tradizione Americana anche grazie all'invenzione del Philadelphia ad opera di James Kraft. Oggi se si parla di cheese cake si pensa all'America e..... a New York dove ormai si contano innumerevoli pasticceri specializzati. La caratteristica della New Yorker Cheese cake è la cottura della base ed il bordo di biscotto non presente in altre versioni.

Dopo diversi tentativi e piccole modifiche sono arrivata a questa ricetta.....strabuona! Si basa sulla ricetta di "Un'americana in cucina" con le mie....inevitabili, modifiche.

Provatela e fatemi sapere!

INGREDIENTI
Per uno stampo a cerniera diametro 24

Per la Base
Ci sono due opzioni. la ricetta americana prevede l'utilizzo dei biscotti secchi tipo gallette chiamati "Digestive" (si trovano facilmente in tutti i supermercati). Io però preferisco farla con una meravigliosa frolla di Santin. Vi posto entrambe le ricette....a voi la scelta!

1) Base con Biscotti
gr. 300 biscotti Digestive
gr 120  burro fuso
3  cucchiai di zucchero

Procedimento
Sbriciolare finemente i biscotti e mescolarli con il burro fuso e lo zucchero. Foderare con carta forno imburrata una tortiera da 24 e mettere il composto sul fondo e sulle pareti pressandolo ben bene. consiglio di partire dai bordi per poi fare la base. Mettere in forno preriscaldato a 170° per circa 10/14 minuti comunque fino a che il bordo si inizia a scurire un pochino. estrarre dal forno e far freddare.

2) Base con Frolla friabile ricomposta
gr. 180 Farina
gr. 100 farina di mandorle
gr. 100 zucchero a velo
gr  92 burro
gr  30 burro fuso
aroma a piacere (Io ho usato la polpa di mezza vaniglia e le zeste di mezzo limone)

Setacciare la farina con la farina di mandorle e lo zucchero a velo. Impastare con i 92 gr. di burro fino ad ottenere un impasto sbriciolato. Mettere in una teglia coperta con carta forno ed infornare a 170° fino a colorazione (Nel mio forno 20 minuti).

Far freddare il tutto, Sbriciolarlo completamente nel robot di cucina ed aggiungere il burro fuso. Foderare con carta forno imburrata una tortiera da 24 e mettere il composto sul fondo e sulle pareti pressandolo ben bene. consiglio di partire dai bordi per poi fare la base. Mettere in forno preriscaldato a 170° per circa 10/14 minuti comunque fino a che il bordo si inizia a scurire un pochino. estrarre dal forno e far freddare.
Potrebbe avanzare un po di frolla ma....niente paura si può congelare o utilizzare per altre preparazioni. Queste dosi della frolla prevedono che vengano foderate anche le pareti ma se volete mettere solo una base lasciando i bordi senza pasta biscotto basta dimezzare le dosi.

Farcitura
gr. 950 Philadelphia ammorbidito a temperatura ambiente (In inverno circa 30 minuti in estate anche                solo 15)
gr. 250 zucchero semolato
scorza grattugiata di 1 limone
1/2 cucchiaino di polvere di vaniglia o la polpa di mezza bacca di vaniglia
n° 4 uova intere a temperatura ambiente
gr. 25 di farina 00 setacciata
gr. 120 yogurt bianco intero

Procedimento
Per prima cosa scaldate il forno a 260 ° o , se non arrivate a questa gradazione, alla sua massima temperatura.
Nel frattempo lavorate il Philadelphia con lo zucchero sino a che il composto è liscio e senza grumi; unite le zeste di limone e la vaniglia. Successivamente aggiungere le uova una alla volta aspettando che l'uovo precedente sia ben amalgamato; aggiungere la farina e per ultimo lo yogurt.

N.B:Se lavorate con la planetaria utilizzate la foglia; se utilizzate un robot con le lame attenzione a non farlo lavorare troppo. Se, infine, lavorate a mano, lavorate con un cucchiaio il composto senza sbatterlo o montarlo.

Versate il composto sulla base raffreddata e cuocere 260° per 10 minuti. Abbassare la temperatura a 120 (Forno ventilato) e cuocere per ulteriori 30/35 minuti ( i tempi dipendono sempre dai forni). La torta sarà pronta quando sarà quasi soda ma con l'interno un pochino tremolate.

A questo punto estrarre dal forno, passare una lama sottile tra la tortiera e la torta e far freddare il tutto SENZA aprire l'anello della tortiera per almeno 2/3 ore. Trasferitela in frigo per almeno ulteriori 3/4 ore (Io la preparo la sera per il giorno successivo!).

Copertura
gr. 180 confettura ai frutti di bosco
gr. 20 zucchero
gr. 2 gelatina in fogli
gr.10 acqua fredda per idratare la gelatina
gr. 300 frutti di bosco misti

Far idratare la gelatina in acqua ben fredda. Nel frattempo scaldare in un pentolino con il doppio fondo la confettura con lo zucchero facendo sì che il composto sia liscio e senza grumi. A questo punto aggiungete  la gelatina idratata e ben strizzata e far sciogliere ben bene. togliere dal fuoco ed attendere che si raffreddi, e quindi si solidifichi, un pochino. A questo punto versare con attenzione sulla torta fredda di frigo facendo attenzione a che non coli sul bordo.
Mettere in frigo per 10/15 minuti prima di aggiungere la frutta. A questo punto riporre in frigo per almeno altri 20 minuti per far rapprendere bene la copertura.
Si può mangiare anche fredda di frigorifero ma se la si lascia una mezzora a temperatura ambiente prima del consumo, si esaltano i sapori.

Come è andata? Se la sono Spazzolata in men che non si dica!! :-) Felice!


giovedì 12 maggio 2016

BROWNIES


Oggi l'ispirazione mi è venuta da un amico che mi ha chiesto la ricetta dei Brownies. Era tanto che non li facevo e  cogliendo l'occasione che oggi torna per il week end la mia cucciola, mi sono detta" se non ora....quando?".

E quindi dopo aver scritto tutte le dosi, istruzioni ed accorgimenti al mio amico, ho pensato di condividere la ricetta anche con voi.

I brownies sono un tipico dolcetto americano che pare sia stato inventato alla fine dell'800 dal pasticcere del Palmer House Hotel, al quale era stato chiesto di preparare un dolce al cioccolato semplice da mangiare anche in piccoli pezzi. La torta nasce quadrata o rettangolare e viene poi tagliata in quadrati regolari. Il nome deriva dal marrone (Brown) del cioccolato.

E dopo questa "botta di cultura storica" ....passiamo alla ricetta.

INGREDIENTI
Per una tortiera quadrata 20 x 20
gr 150 burro
gr. 250 zucchero semolato (io uso l'extrafino)
gr. 75 cacao amaro in polvere
gr. 1 sale fino
1/2 cucchiaino di vaniglia
gr. 100 uova fredde (paria 2 uova)
gr 60 farina 00 setacciata
gr. 80 noci pecan ....ma io uso le nocciole !

PROCEDIMENTO
Sciogliere al microonde o a bagnomaria il burro e lo zucchero. Aggiungere il cacao setacciato ed il sale fino a che il composto è abbastanza liscio. Togliere dal fuoco aggiungere la vaniglia, mescolare e far raffreddare un pochino. A questo punto aggiungere  le uova una alla volta. Dopo aver messo l'uovo precedentemente sbattuto, girare vigorosamente con un cucchiaio di legno. Alla fine di tutto aggiungere a farina setacciata continuando a girare per 1 o 2 minuti.

Il composto a questo punto sarà omogeneo e compatto. Aggiungere le nocciole sminuzzate al coltello che, comunque, sono facoltative. Ho provato a sostituirle con mandorle o pinoli ma il risultato non mi è piaciuto molto.

Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti. Alla prova dello stecchino devobno venir via delle bricioline.

A questo punto la torta è pronta! 

Far raffreddare e tagliare in piccoli quadrati e.......buon appetito!!



mercoledì 4 maggio 2016

DELIZIA AL LIMONE MODERNA (BY SANTIN)

Come si sarà capito adoro fare i dolci! Credo sia un terreno infinito, è come una magia, utilizzando gli stessi ingredienti si possono fare cose di consistenze, colore e sapore diversissimi e questo è .....divertentissimo. E' un modo di dare sfogo alla propria fantasia perché ogni cosa si può fare in modo diverso ed è sempre un piacere sperimentare. In alcuni casi, però, preparare dei dolci è un modo di coccolare le persone care. Quando preparo i biscottini preferiti a mio marito o quando faccio la torta di mele (per mio figlio) e il ciambellone marmorizzato (per mia figlia) è un modo di  dimostrargli il mio amore. In questo caso l'occasione era particolare: il Compleanno di Chiara.
Lei adora i gelati e le mousse per cui....dopo attenta ricerca sono arrivata alla rivisitazione della ricetta della delizia al limone da parte di uno dei grandi della pasticceria Maurizio Santin.
Per parlare di Santin....ci vorrebbe un post a parte; basti dire che è un grandissimo che ha sempre una infinita disponibilità con i suoi followers.
E arriviamo quindi a questa ricetta!
Le torte moderne si caratterizzano per l'inserimento di diversi elementi che , insieme, concorrono alla formazione della torta; usualmente ci sono una serie di preparazioni che si debbono anticipare dei giorni precedenti alla finalizzazione del dolce. Nelle preparazioni, quindi, indicherò quanti giorni prima si può (o si deve) preparare una determinata base.

PREPARAZIONI BASE
1) Glassa Gialla (Si DEVE preparare 1 giorno prima)
2) Mousse al limone (Si DEVE  iniziare a preparare 1 giorno prima....anche 2)
3) Frolla friabile e ricomposta (Si può preparare anche 1/2 giorni prima)
4) Biscotto agli agrumi
5) Cremoso al limone

La ricetta è per 1 torta di diametro 18 ....in eccesso

GLASSA GIALLA
gr 165 acqua
gr. 200 zucchero semolato
gr. 130 destrosio (in alternativa zucchero semolato)
gr. 165 latte condensato
gr  12 gelatina in fogli
gr. 60 acqua per gelatina
gr. 92 burro di cacao
gr. 33 Gelatina neutra (io uso la absolu cristal valrhona)
q.b. colore alimentare

Per prima cosa mettere i fogli di gelatina ad idratarsi nei 60 gr. di acqua ben fredda.
Nel frattempo mettere acqua, zucchero e e destrosio in un pentolino con il doppio fondo e far arrivare alla temperatura di 103°; a questa temperatura versare sul latte condensato e sulla gelatina ben strizzata. amalgamare il tutto aiutandovi con una marisa. Aggiungere il burro di cacao e la gelatina neutra. Emulsionare con un mixer ad immersione . Aggiungere il colorante e mixare nuovamente. Riporre in frigo ben coperta con la pellicola per almeno 12 ore. Per una migliore distribuzione del colore, il colorante lo potete mettere anche all'inizio nel pentolino con acqua e zucchero.

N.B. la dose è comunque eccessiva per una torta di diametro 18 ma la glassa avanzata la potete mettere in un recipiente e congelare
MOUSSE AL LIMONE 
gr. 58 zucchero semolato
gr. 68 acqua
gr 5 gelatina in fogli
gr 25 acqua (per idratare la gelatina)
gr. 63 succo di limone.

Anche qui per prima cosa mettere ad idratare la gelatina in acqua ben fredda.
Spremere i limoni e filtrarne il succo. Mettere in un pentolino a doppio fondo l'acqua con lo zucchero e appena arriva al bollore, aggiungere la gelatina ben strizzata ed il succo di limone, mescolare e porre in frigo ben coperto per una notte.
Il giorno seguente, porre nella planetaria e montare con la frusta per almeno 15/20 minuti.
A questo punto si cola in un disco di diametro 16 all'altezza di 1 cm. circa e si congela .
Anche qui potrebbe avanzare della mousse; io l'ho colata in stampi di silicone e l'ho congelata.

FROLLA FRIABILE RICOMPOSTA
gr. 180 Farina
gr. 100 farina di mandorle
gr. 100 zucchero a velo
gr  93 burro
gr 30 burro fuso
aroma a piacere (Io ho usato la polpa di mezza vaniglia e le zeste di mezzo limone)

Setacciare la farina con la farina di mandorle e lo zucchero a velo. Impastare con i 93 gr. di burro fino ad ottenere un impasto sbriciolato. Mettere in una teglia coperta con carta forno ed infornare a 170° fino a colorazione (Nel mio forno 20 minuti).

Far freddare il tutto, Sbriciolarlo completamente nel robot di cucina ed aggiungere il burro fuso. Stender sul silpat o carta forno all'interno di un anello di diametro 18 per un altezza di 1/2 cm e far
freddare in frigo. Con la parte restante ho preparato una base quadrata che ho poi tagliato in pezzi irregolari per il decoro.

BISCOTTO AGLI AGRUMI
gr. 50  uova (1 uovo medio)
gr. 75 zucchero semolato
gr. 40 di panna
gr. 60 di farina
gr. 20 olio di oliva
la puntina di un cucchiaino di lievito
Le zeste di 1 limone

Montare l'uovo con lo zucchero e le zeste. Unire la panna e con attenzione la farina ben setacciata. da ultimo l'olio facendo attenzione di non smontare il composto. Mettere su una placca foderata con carta forno e far cuocere a 170° fino a colorazione (nel mio forno 10 minuti circa)
Coppare (tagliare)  con un anello di diametro 16. 

CREMOSO AL LIMONE
gr. 250 succo di limone
gr. 150 zucchero semolato
gr. 150 burro
gr. 160 uova
gr. 140 tuorli
gr. 5 gelatina
gr. 25 acqua per idratare la gelatina

Mettere ad idratare la gelatina. 

Nel frattempo spremere e filtrare il succo dei limoni e tagliate la parte gialla della buccia. 
In un pentolino mettere lo zucchero le uova, i tuorli ed il burro molto morbido, per ultimo unite il succo e le scorze tagliate. mettere sul fuoco girando con una marisa fino ad arrivare al primo bollore. unire quindi la gelatina ben strizzata e filtrare il tutto.

A questo punto tutte le basi sono pronte e si passa a......

MONTAGGIO DEL DOLCE 

Mettere un anello di diametro 18 su una base per torte coperta con silpat. Colare all'interno il cremoso e chiudere adagiando il biscotto coppato. Mettere a congelare.
Quando la torta è congelata, toglierla dal freezer, scaldare la glassa alla temperatura di 29/30° e glassare la torta che avrete adagiato su una griglia posta sopra una teglia coperta con carta forno in modo di poter recuperare la glassa in eccesso.
Aiutandovi con una spatola, adagiate la torta sul disco di frolla.
Per ultimo togliete il disco di mousse congelata dal freezer, tagliarlo a piacere e decorare la parte superiore del dolce........E' STREPITOSAAAAAAAAAA