E poi capita di essere mooolto ma mooolto impegnati e iniziano le proteste dei familiari:" Con questi profumi per noi non rimane mai nulla ....sgrunt!".
Complice una capatina da Peroni (per chi non è di Roma, Peroni è un negozio dove si può trovare di tutto e di più per la cucina/pasticceria) e complice anche una loro offerta sui Nordic Ware.....mi sono lanciata in una ciambella marmorizzata dalla forma insolita.
Era tanto che volevo uno di questi stampi ed ogni volta non mi sapevo decidere: li prenderei TUTTI!!!
Comunque questa volta la scelta è andata sul modello Heritage che con tutte quelle scanalature a spirale per me ha un suo perché.
La ricetta è quella del cake marmorizzato di una grandissimo: Leonardo di Carlo ri-tarato per questo mega stampo. E' facile, è veloce ed è....buonissima!!!!!!!!!
INGREDIENTI
per uno stampo Nordic Ware modello Heritage o per un ciambellone diametro 26
gr. 260 burro a temperatura ambiente
gr. 160 zucchero di canna
gr. 160 zucchero a velo
gr. 300 uova (pari a 6 uova medie)
gr. 370 farina
gr. 16 lievito per dolci (1 bustina)
gr. 135 latte a temperatura ambiente
gr. 30 cacao amaro
gr. 53 panna
1 pizzico di sale
mezzo baccello di vaniglia
la buccia di mezzo limone
PROCEDIMENTO
Mescolare ben bene lo zucchero con il burro a temperatura ambiente formando una sorta di crema. Aggiungere le uova una alla volta, aspettando che la precedente sia ben amalgamata prima di inserire la successiva. aggiungere la farina setacciata con il lievito, alternandola al latte.
Quando tutto il composto sarà ben amalgamato, dividete l'impasto in due e inserite in una delle due parti il cacao setacciato e la panna in modo che la consistenza della parte bianca e di quella marrone sia uguale.
A questo punto imburrate lo stampo e versatevi l'impasto alternandolo. Quando il contenitore è pieno, io faccio un cerchio al suo interno con una forchetta in modo che all'interno la ciambella sia molto variegata.
Cuocere a 170° in forno ventilato per 55/60 minuti; come sapete i tempi dipendono molto dal vostro forno. Intorno ai 45 minuti, fate la prova dello stecchino così vi saprete regolare: se è ancora molto bagnato e parzialmente cremoso, arrivate a 60 minuti altrimenti potete anche scendere a 55.
Prima di sformare il dolce , fatelo freddare molto bene nello stampo e poi...una spolverizzatina di zucchero a velo ed il gioco è fatto: BUONA COLAZIONE!
martedì 22 novembre 2016
lunedì 14 novembre 2016
BOCCONCINI DI QUINOA
Lo so, lo so.....è un po' che non mi faccio viva ma in questo periodo sono stata abbastanza impegnata con il lavoro per cui ho avuto poco tempo da dedicare al mio adorato blog. C'è però una ricetta che da tanto voglio postare. E' a base di quinoa. Come sempre mi sono messa in internet per fare un po' di ricerca su curiosità e utilizzi sulla quinoa e....guardate un po' che ho scoperto?
La quinoa era un prodotto tipico utilizzato dagli antichi Inca e a differenza di pomodoro, patate, mais e melanzane, non fu' importato in Europa dai colonizzatori spagnoli e portoghesi. Quest'ultimi non la ritennero interessante o adatta al gusto degli Europei. All'epoca, prima che i conquistadores razziassero il territorio, gli Inca , che erano dei grandi agricoltori garantivano con le loro colture l'alimentazione per una vasto numero di persone.
Pare che ci fossero più di 200 varietà vegetali coltivate; alcune furono esportate in Europa, altre sono andate irrimediabilmente perdute ed altre ancora, come la quinoa, sono state mantenute in sporadici villaggi Andini per centinaia di anni.In principio, prima della conquista, la quinoa aveva un importanza centrale nell'alimentazione dei locali grazie ai suoi alti valori nutritivi e arrivava ad avere quasi una valenza "religiosa" e proprio per questo fu bandita dai conquistadores e sostituita da riso e grano.
Negli ultimi anni, però, la diffusione del commercio equo e solidale ha fatto riscoprire diversi prodotti fra cui questo piccolo semino versatile e gustoso.
La proporzione per utilizzare la quinoa è sempre quella di :
2 tazze di acqua
1 tazza di quinoa
Prima di essere lessata deve essere lavata molto bene. Va messa a lessare con la proporzione suddetta a fuoco medio in una pentola coperta e, in circa 15 minuti, i semini avranno assorbito tutta l'acqua e saranno pronti. Per la cottura ci si può regolar verificando che i semini bianchi siano diventati trasparenti.
Ed eccoci alla mia ricettina....veloce, buona e versatile Let's go!
INGREDIENTI
(Dose per circa 14 muffin)
gr. 200 quinoa
n° 2 zucchine medie
n° 1 scorza di limone grattugiata
n° 1 uovo
gr. 60 parmigiano (Emmmmm io uso il pecorino )
q.b. sale, pepe, zenzero fresco
gr. 125 philadelphia
q.b. erbe aromatiche
Iniziate lessando la quinoa come detto sopra e lasciatela freddare.
Nel frattempo, lavate le zucchine e grattugiatele in un ampio recipiente in cui inserirete anche gli altri ingredienti:buccia di limone, uova, pecorino e poi sale pepe e zenzero a vostro gusto..
Unite la quinoa, omai raffreddata, al composto.
Prendete dei pirrottini ed inseriteli nei contenitori monoporzione di alluminio, ungeteli lievemente e spolverizzateli di pan grattato.Riempiteli con un cucchiaio fino ai 2/3 di altezza pressando bene il composto in modo che sia regolare.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti e comunque sino a che il minitortino non sia leggermente dorato in superficie
La quinoa era un prodotto tipico utilizzato dagli antichi Inca e a differenza di pomodoro, patate, mais e melanzane, non fu' importato in Europa dai colonizzatori spagnoli e portoghesi. Quest'ultimi non la ritennero interessante o adatta al gusto degli Europei. All'epoca, prima che i conquistadores razziassero il territorio, gli Inca , che erano dei grandi agricoltori garantivano con le loro colture l'alimentazione per una vasto numero di persone.
Pare che ci fossero più di 200 varietà vegetali coltivate; alcune furono esportate in Europa, altre sono andate irrimediabilmente perdute ed altre ancora, come la quinoa, sono state mantenute in sporadici villaggi Andini per centinaia di anni.In principio, prima della conquista, la quinoa aveva un importanza centrale nell'alimentazione dei locali grazie ai suoi alti valori nutritivi e arrivava ad avere quasi una valenza "religiosa" e proprio per questo fu bandita dai conquistadores e sostituita da riso e grano.
Negli ultimi anni, però, la diffusione del commercio equo e solidale ha fatto riscoprire diversi prodotti fra cui questo piccolo semino versatile e gustoso.
La proporzione per utilizzare la quinoa è sempre quella di :
2 tazze di acqua
1 tazza di quinoa
Prima di essere lessata deve essere lavata molto bene. Va messa a lessare con la proporzione suddetta a fuoco medio in una pentola coperta e, in circa 15 minuti, i semini avranno assorbito tutta l'acqua e saranno pronti. Per la cottura ci si può regolar verificando che i semini bianchi siano diventati trasparenti.
Ed eccoci alla mia ricettina....veloce, buona e versatile Let's go!
INGREDIENTI
(Dose per circa 14 muffin)
gr. 200 quinoa
n° 2 zucchine medie
n° 1 scorza di limone grattugiata
n° 1 uovo
gr. 60 parmigiano (Emmmmm io uso il pecorino )
q.b. sale, pepe, zenzero fresco
gr. 125 philadelphia
q.b. erbe aromatiche
Iniziate lessando la quinoa come detto sopra e lasciatela freddare.
Nel frattempo, lavate le zucchine e grattugiatele in un ampio recipiente in cui inserirete anche gli altri ingredienti:buccia di limone, uova, pecorino e poi sale pepe e zenzero a vostro gusto..
Unite la quinoa, omai raffreddata, al composto.
Prendete dei pirrottini ed inseriteli nei contenitori monoporzione di alluminio, ungeteli lievemente e spolverizzateli di pan grattato.Riempiteli con un cucchiaio fino ai 2/3 di altezza pressando bene il composto in modo che sia regolare.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti e comunque sino a che il minitortino non sia leggermente dorato in superficie
mercoledì 2 novembre 2016
GNOCCHI DI SEMOLINO O ALLA ROMANA
Come al solito mi piace fare un po' di ricerche per capire l'origine dei piatti della tradizione.
Ora sui così detti "Gnocchi alla Romana" sul fatto che siano di Roma i dubbi sono molti. A Roma gli gnocchi sono quelli che si mangiano il giovedi', fatti con farina e patate e conditi con un robusto sugo di carne.
Questi gnocchi, invece, sono molto più delicati e prevedono l'utilizzo di burro e parmigiano che non sono ingredienti tipici della cucina romanesca .....ma tantè; se nel web cercate gli gnocchi alla romana questi vengono fuori.
Ovunque sia la loro origine sono comunque un piatto molto gustoso e di facilissima preparazione, in più possono essere preparati prima,anzi, è meglio prepararli un pochino prima per farli insaporire bene bene.
INGREDIENTI
(PER 4 PERSONE)
l lt. latte intero
gr. 250 semolino
gr.50 burro
n° 2 tuorli
gr. 50 parmigiano
q.b. sale e noce moscata
Per condire
gr. 80 burro
gr. 70 parmigiano
PROCEDIMENTO
Mettere in un pentola possibilmente a doppio fondo il latte con il burro; quando raggiunge il bollore, togliere dal fuoco e versare a pioggia il semolino mescolando vigorosamente ocn una frusta e facendo attenzione a che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco, aggiungere il sale e la noce moscata ed,aiutandovi con una marisa o un cucchiaio di legno, girare e far bollire per almeno 10/12 minuti. Da ultimo aggiungete il parmigiano e i tuorli d'uovo facendo attenzione che tutto sia ben amalgamato.
Se avete un tavolo di marmo, oliatelo con dell'olio di semi e versateci sopra il composto, in alternativa, foderate con carta forno un vassoio di plastica, versateci il composto e livellatelo all'altezza di circa mezzo centimetro. Coprite con pellicola a contatto e fate freddare.
Quando sarà ben freddo, aiutandovi con un coppapasta (formina tonda) ritagliate tanti cerchietti quanti ne vengono.
Disponeteli in una pirofila imburrata e conditeli con burro e parmigiano......noi aggiungiamo sempre anche una sventagliata di pecorino romano.
Cuocere a 180° fino a che si forma una leggera crosticina dorata sul bordo et voilà!
P.S. Noi li serviamo a volte anche con del sugo pomodoro e basilico da versare sopra una volta impiattati.
Con i ritagli, si possono fare tante cose diverse: pasta al forno, si possono friggere, si possono utilizzare all'interno di una torta rustica insieme ad altri ingredienti e.....chi più ne ha più ne metta!
Buon Appetito!
Ora sui così detti "Gnocchi alla Romana" sul fatto che siano di Roma i dubbi sono molti. A Roma gli gnocchi sono quelli che si mangiano il giovedi', fatti con farina e patate e conditi con un robusto sugo di carne.
Questi gnocchi, invece, sono molto più delicati e prevedono l'utilizzo di burro e parmigiano che non sono ingredienti tipici della cucina romanesca .....ma tantè; se nel web cercate gli gnocchi alla romana questi vengono fuori.
Ovunque sia la loro origine sono comunque un piatto molto gustoso e di facilissima preparazione, in più possono essere preparati prima,anzi, è meglio prepararli un pochino prima per farli insaporire bene bene.
INGREDIENTI
(PER 4 PERSONE)
l lt. latte intero
gr. 250 semolino
gr.50 burro
n° 2 tuorli
gr. 50 parmigiano
q.b. sale e noce moscata
Per condire
gr. 80 burro
gr. 70 parmigiano
PROCEDIMENTO
Mettere in un pentola possibilmente a doppio fondo il latte con il burro; quando raggiunge il bollore, togliere dal fuoco e versare a pioggia il semolino mescolando vigorosamente ocn una frusta e facendo attenzione a che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco, aggiungere il sale e la noce moscata ed,aiutandovi con una marisa o un cucchiaio di legno, girare e far bollire per almeno 10/12 minuti. Da ultimo aggiungete il parmigiano e i tuorli d'uovo facendo attenzione che tutto sia ben amalgamato.
Se avete un tavolo di marmo, oliatelo con dell'olio di semi e versateci sopra il composto, in alternativa, foderate con carta forno un vassoio di plastica, versateci il composto e livellatelo all'altezza di circa mezzo centimetro. Coprite con pellicola a contatto e fate freddare.
Quando sarà ben freddo, aiutandovi con un coppapasta (formina tonda) ritagliate tanti cerchietti quanti ne vengono.
Disponeteli in una pirofila imburrata e conditeli con burro e parmigiano......noi aggiungiamo sempre anche una sventagliata di pecorino romano.
Cuocere a 180° fino a che si forma una leggera crosticina dorata sul bordo et voilà!
P.S. Noi li serviamo a volte anche con del sugo pomodoro e basilico da versare sopra una volta impiattati.
Con i ritagli, si possono fare tante cose diverse: pasta al forno, si possono friggere, si possono utilizzare all'interno di una torta rustica insieme ad altri ingredienti e.....chi più ne ha più ne metta!
Buon Appetito!
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