Quando arriva il carnevale vengo sommersa.....dall'olio!!! Frappe, castagnole, zeppole alla crema, ciambelle, bombe....chi più ne ha più ne metta!
Il risultato è che mi ritrovo a friggere quasi tutti i giorni.
Di tutti i fritti, quelle che ci piacciono di più a noi ed ai miei clienti sono le frappe.
Di questo tipico dolce di carnevale si è detto di tutto e di più e non mancano certamente in rete le più svariate ricette. Per quanto mi riguarda uso la ricetta di mia nonna e ....mi trovo bene così! :-)
Oggi, però, voglio proporvi una ricetta magari banale ma un modo diverso di presentare le frappe facendo un fiore....
Siete Pronti?
INGREDIENTI
gr. 250 farina
gr. 30 zucchero
gr. 25 strutto
n° 1 uovo
scorza di mezzo limone
gr 50 prosecco (o anisetta o rum a seconda dei gusti)
un pizzico di sale
1 lt. di olio di arachide o di semi di girasole alto oleico
PREPARAZIONE
Mixare zucchero e strutto, aggiungere le uova con il sale e la buccia di limone. Da ultimo la farina setacciata ed il prosecco facendo attenzione a che l'impasto risulti compatto e non eccessivamente morbido. Consiglio di mettere un po' di farina ed un po' di prosecco e poi di nuovo farina e prosecco. Qualora l'impasto risultasse troppo duro aggiungere un goccino di prosecco.
Togliere dalla planetaria e lavorare sul piano da lavoro leggermente infarinato. stendere sommariamente e dare due pieghe all'impasto quasi come fosse una pasta sfoglia. Chiudere in una pellicola e far riposare una notte in frigo.
Il giorno successivo su una spianatora leggermente infarinata stendere l'impasto il più sottile possibile.
tagliare dei cerchi di diametro decrescente e praticare sul bordo dei cerchi tre incisioni.
Sovrapporli mettendo un goccino d'acqua al centro per far aderire il meglio possibile la pasta e tuffare in abbondante olio bollente (175° per chi ha il termometro). Muovere la padella e, aiutandosi con un cucchiaio, girare i fiori che si stanno formando. Togliere appena sono colorite da entrambi i lati.
Far sgocciolare bene su un foglio di carta assorbente.
Ponete al centro del fiore una puntina di miele o di Nutella o di marmellata o....o ...o e guarnite con frutta secca in granella; spolverizzate di zucchero a velo....et voilà i vostri fiori di frappe sono pronti!!
Buon appetito!
giovedì 23 febbraio 2017
mercoledì 8 febbraio 2017
IRIS
Beh ormai avrete capito che quando si tratta di provare nuove ricette ....non mi ferma nessuno! Questa volta ho scoperto un nuovo dolce di cui non avevo mai sentito parlare guardando un bellissimo film "La mafia uccide solo d'estate".
In una scena si mangiavano le Iris e mi sono subito incuriosita.
Per anni ho provato un sacro timore verso i lievitati poi, piano piano, la matassa si è dipanata e ora....li adoro! Mi piace accarezzare la palla liscia ed omogenea prima di metterla a lievitare e guardare il raddoppio di volume è come .......... se mi desse leggerezza all'anima.......insomma mi piacciono!
Quando trovo una nuova ricetta mi piace sempre andare anche a scoprire le sue origini.
Il dolce fu inventato nel 1901 da un pasticcere Palermitano, Antonio Lo Verso, che gli diede questo nome in onore della prima a Palermo dell'Opera Iris di Mascagni. Pare che in origine si trattasse di panini simili alle rosette di cui veniva grattata la crosta e tolto una specie di tappino. Venivano poi parzialmente svuotate della mollica e riempite di ricotta e cioccolato, richiuso il tappino passate nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e poi fritte.
Questo dolce negli anni, nonostante la sua dolcezza, si può annoverare tra gli street food Palermitani. Esiste anche la variante al forno che è quella che ho realizzato.
La ricetta l'ho presa sul sito "dolci siciliani " che potete trovare qui ma il procedimento che ho seguito .....l'ho un po' personalizzato.
INGREDIENTI
per 8/9 Iris
Per i panini
gr. 500 farina forte (manitoba)
gr. 250 latte intero
gr. 50 strutto
gr. 50 zucchero semolato
gr. 25 lievito di birra fresco (o gr, 8 di lievito di birra secco)
n° 1 uovo intero
un pizzico di sale
acqua q.b.
Per il ripieno
gr. 400 ricotta di pecora (Ne ho acquistata 480 gr considerando che poi deve sgocciolare)
gr. 200 zucchero semolato
gr. 100 gocce di cioccolato (Non avendole ho sminuzzato del fondente al 70% ma le gocce mantengono meglio la cottura e sono quindi da preferire)
Per Guarnire
Zucchero a velo q.b.
PROCEDIMENTO
Se possibile la sera precedente ponete la ricotta in un colino con un peso e fatela sgocciolare per una notte in frigo.
Per la preparazione dei panini è necessario che tutti gli ingredienti siano a temperatura ambiente.
Mescolate insieme latte tiepido (Max 26°), zucchero semolato e lievito di birra. Nel frattempo setacciate la farina e ponetene la metà nella ciotola della planetaria, versare la maggior parte del liquido e mescolate, aggiungete la restante parte di farina, mescolate e poi azionate la planetaria utilizzando il gancio. Aggiungete l'uovo sbattuto e la restante parte di liquido. Quando il composto sarà ben miscelato, aggiungete lo strutto in 2/3 volte aspettando che il pezzetto precedente sia ben amalgamato prima di inserire il successivo. Da ultimo aggiungete un pizzico di sale.
Fate lavorare la planetaria per almeno 5 minuti e comunque sino a che l'impasto sia liscio ed omogeneo. A questo punto formate una palla e mettetela a lievitare in una ciotola leggermente unta d'olio e con la pellicola a contatto. Per la lievitazione ci vorranno dai 90 ai 120 minuti a seconda della stagione (quindi temperatura ed umidità dell'aria).
Per il ripieno, togliere la ricotta ben scolata dal frigo e passatela al setaccio mescolandola con lo zucchero e le gocce di cioccolato.
Per aiutarvi nell'inserimento del ripieno, aiutatevi con una sac a poche in cui avrete messo una bocchetta liscia N° 8.
Per inserire la ricotta, il sito suggerisce di stendere l'impasto ad uno spessore non superiore ad 1 cm e con un coppapasta ritagliate dei dischi di diametro 7. Ponete una cucchiaiata di impasto al centro e coprite con un altro disco sigillando bene i bordi e ripiegandoli verso la parte inferiore.
Mettere i panini ripieni di nuovo a lievitare ricoperti dalla pellicola per almeno altri 60 minuti e comunque sino al raddoppio. Io ho seguito questo procedimento ma ho anche provato a pirlare delle palline di 70 gr. l'una a riempirle di impasto dopo la cottura e sono più soddisfatta del risultato ottenuto con questo secondo metodo. Voi potete, ovviamente, provare la metodologia che ritenete più opportuna.
Quando le palline saranno lievitate, cuocere in forno preriscaldato a 180° per almeno 8 minuti e comunque sino a che le Iris si saranno ben colorite in superficie.
Una volta intiepidite, cospargete si zucchero a velo.
Ve lo posso assicurare.....sono strepitose!!
In una scena si mangiavano le Iris e mi sono subito incuriosita.
Per anni ho provato un sacro timore verso i lievitati poi, piano piano, la matassa si è dipanata e ora....li adoro! Mi piace accarezzare la palla liscia ed omogenea prima di metterla a lievitare e guardare il raddoppio di volume è come .......... se mi desse leggerezza all'anima.......insomma mi piacciono!
Quando trovo una nuova ricetta mi piace sempre andare anche a scoprire le sue origini.
Il dolce fu inventato nel 1901 da un pasticcere Palermitano, Antonio Lo Verso, che gli diede questo nome in onore della prima a Palermo dell'Opera Iris di Mascagni. Pare che in origine si trattasse di panini simili alle rosette di cui veniva grattata la crosta e tolto una specie di tappino. Venivano poi parzialmente svuotate della mollica e riempite di ricotta e cioccolato, richiuso il tappino passate nell'uovo sbattuto e nel pangrattato e poi fritte.
Questo dolce negli anni, nonostante la sua dolcezza, si può annoverare tra gli street food Palermitani. Esiste anche la variante al forno che è quella che ho realizzato.
La ricetta l'ho presa sul sito "dolci siciliani " che potete trovare qui ma il procedimento che ho seguito .....l'ho un po' personalizzato.
INGREDIENTI
per 8/9 Iris
Per i panini
gr. 500 farina forte (manitoba)
gr. 250 latte intero
gr. 50 strutto
gr. 50 zucchero semolato
gr. 25 lievito di birra fresco (o gr, 8 di lievito di birra secco)
n° 1 uovo intero
un pizzico di sale
acqua q.b.
Per il ripieno
gr. 400 ricotta di pecora (Ne ho acquistata 480 gr considerando che poi deve sgocciolare)
gr. 200 zucchero semolato
gr. 100 gocce di cioccolato (Non avendole ho sminuzzato del fondente al 70% ma le gocce mantengono meglio la cottura e sono quindi da preferire)
Per Guarnire
Zucchero a velo q.b.
PROCEDIMENTO
Se possibile la sera precedente ponete la ricotta in un colino con un peso e fatela sgocciolare per una notte in frigo.
Per la preparazione dei panini è necessario che tutti gli ingredienti siano a temperatura ambiente.
Mescolate insieme latte tiepido (Max 26°), zucchero semolato e lievito di birra. Nel frattempo setacciate la farina e ponetene la metà nella ciotola della planetaria, versare la maggior parte del liquido e mescolate, aggiungete la restante parte di farina, mescolate e poi azionate la planetaria utilizzando il gancio. Aggiungete l'uovo sbattuto e la restante parte di liquido. Quando il composto sarà ben miscelato, aggiungete lo strutto in 2/3 volte aspettando che il pezzetto precedente sia ben amalgamato prima di inserire il successivo. Da ultimo aggiungete un pizzico di sale.
Fate lavorare la planetaria per almeno 5 minuti e comunque sino a che l'impasto sia liscio ed omogeneo. A questo punto formate una palla e mettetela a lievitare in una ciotola leggermente unta d'olio e con la pellicola a contatto. Per la lievitazione ci vorranno dai 90 ai 120 minuti a seconda della stagione (quindi temperatura ed umidità dell'aria).
Per il ripieno, togliere la ricotta ben scolata dal frigo e passatela al setaccio mescolandola con lo zucchero e le gocce di cioccolato.
Per aiutarvi nell'inserimento del ripieno, aiutatevi con una sac a poche in cui avrete messo una bocchetta liscia N° 8.
Per inserire la ricotta, il sito suggerisce di stendere l'impasto ad uno spessore non superiore ad 1 cm e con un coppapasta ritagliate dei dischi di diametro 7. Ponete una cucchiaiata di impasto al centro e coprite con un altro disco sigillando bene i bordi e ripiegandoli verso la parte inferiore.
Mettere i panini ripieni di nuovo a lievitare ricoperti dalla pellicola per almeno altri 60 minuti e comunque sino al raddoppio. Io ho seguito questo procedimento ma ho anche provato a pirlare delle palline di 70 gr. l'una a riempirle di impasto dopo la cottura e sono più soddisfatta del risultato ottenuto con questo secondo metodo. Voi potete, ovviamente, provare la metodologia che ritenete più opportuna.
Quando le palline saranno lievitate, cuocere in forno preriscaldato a 180° per almeno 8 minuti e comunque sino a che le Iris si saranno ben colorite in superficie.
Una volta intiepidite, cospargete si zucchero a velo.
Ve lo posso assicurare.....sono strepitose!!
mercoledì 1 febbraio 2017
TORTILLA CHIPS
Io non so voi ma nonostante il mio lavoro mi ritrovo spesso ad esagerare nelle dosi.
Sabato scorso ho fatto una polenta buonissima un mix di bramata ed integrale e.....ne ho fatta veramente....TROPPA.
C'è da dire che la polenta è una delle preparazioni più versatili che io conosca ma l'altro giorno avevamo voglia di qualcosa di sfizioso e quindi.... eccoci a fare le tortilla chips.
Sono di una facilità ....disarmante per cui non ci sono assolutamente scuse.
In sostanza si tratta di tagliare a fettine sottilissime la polenta e poi ricavare dalle fettine dei triangolini o delle forme a piacere.
Per preparare le tortillas ci sono due modi:
Fritte o al forno
TORTILLAS FRITTE
Ricavare i triangolini come detto sopra e tuffarli in olio di arachide bollente (a non più di 170°) e farli cuocere non appena vedrete che le tortillas sono croccanti. Non si possono dare dei tempi di cottura esatti perché dipende molto dall'umidità della polenta e dallo spessore della chip.
TORTILLAS AL FORNO
In tutta sincerità io le preferisco al forno. Non sporcano, non ungono e sono anche più leggere.
Portare il forno a 200° e mettere le tortillas su carta forno. Infornare per almeno 20 minuti ;poi dovrete regolarvi in base allo spessore e all'umidità della polenta e girarle dopo circa 15 minuti.
Una volta fritte o cotte al forno, mettetele in una ciotola e date una spolverata di sale senza esagerare in quanto la polenta è già salata.
Per gustarle meglio le abbiamo inzuppate in un guacamole sciué sciué: avocado schiacciato, succo di lime, un pizzico di sale e piccoli pezzetti di scalogno.......sembrava di essere ad una festa!
Tempo di consumazione.....3 secondi!!
Sabato scorso ho fatto una polenta buonissima un mix di bramata ed integrale e.....ne ho fatta veramente....TROPPA.
C'è da dire che la polenta è una delle preparazioni più versatili che io conosca ma l'altro giorno avevamo voglia di qualcosa di sfizioso e quindi.... eccoci a fare le tortilla chips.
Sono di una facilità ....disarmante per cui non ci sono assolutamente scuse.
In sostanza si tratta di tagliare a fettine sottilissime la polenta e poi ricavare dalle fettine dei triangolini o delle forme a piacere.
Per preparare le tortillas ci sono due modi:
Fritte o al forno
TORTILLAS FRITTE
Ricavare i triangolini come detto sopra e tuffarli in olio di arachide bollente (a non più di 170°) e farli cuocere non appena vedrete che le tortillas sono croccanti. Non si possono dare dei tempi di cottura esatti perché dipende molto dall'umidità della polenta e dallo spessore della chip.
In tutta sincerità io le preferisco al forno. Non sporcano, non ungono e sono anche più leggere.
Portare il forno a 200° e mettere le tortillas su carta forno. Infornare per almeno 20 minuti ;poi dovrete regolarvi in base allo spessore e all'umidità della polenta e girarle dopo circa 15 minuti.
Una volta fritte o cotte al forno, mettetele in una ciotola e date una spolverata di sale senza esagerare in quanto la polenta è già salata.
Per gustarle meglio le abbiamo inzuppate in un guacamole sciué sciué: avocado schiacciato, succo di lime, un pizzico di sale e piccoli pezzetti di scalogno.......sembrava di essere ad una festa!
Tempo di consumazione.....3 secondi!!
BUON APPETITO!
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