lunedì 17 luglio 2017

RICOTTA E VISCIOLE... RIVISITATA

Le visciole  Sono una qualità di ciliegie ormai, purtroppo, non facilmente reperibili e fanno parte della tradizione dolciaria romana con la famosa crostata prodotta nel Ghetto Ebraico di Roma.
Ma, prima ancora di essere un ingrediente fondamentale per questa buonissima torta, sono, per me , il ricordo dei barattoli di nonna e del liquore.....di che si tratta? Semplicissimo!
Quando era periodo (primavera estate), mia nonna faceva incetta di visciole assolutamente con il picciolo attaccato. Le lavava ben bene, le asciugava e le riponeva in barattoli a chiusura ermetica alternando uno strato di visciole ad uno strato di zucchero. Poi metteva i barattoli al sole girandoli a metà giornata e riponendoli al chiuso per la sera. Questo per circa 30 giorni. Poi i "preziosi barattoli, venivano messi a "maturare" in luogo fresco ed asciutto ....alias un anta del mobile del salotto buono per almeno un altro mesetto....insomma si partiva a maggio/giugno e non si potevano toccare fino a metà / fine settembre. Nel tempo gli zuccheri si scioglievano e formavano una sorta di liquore dato dalla fermentazione della frutta con lo zucchero. Già all'epoca mia nonna le trattava come una reliquia e le centellinava nelle sue preparazioni o come coccola di fine pasto a me mia sorella:" Volete un po' di liquore??" "Siiiiiiiiiiii" ed ecco la tazzina da caffè con dentro 5/6 visciole ed il loro sughetto.....una goduria!!
Ma veniamo a noi.
Come ho scritto all'inizio uno dei dolci più famosi della tradizione Romana è la crostata di ricotta e visciole.
La tradizione vuole che si usino delle visciole intere adagiate su una frolla e ricoperte di ricotta; cotta al forno per circa 30/40'' viene fuori uno dei nostri dolci più amati.

Vi voglio proporre, però una leggera variante che è stata molto gradita.

INGREDIENTI (Stampo da 16)
gr. 300 di frolla. La ricetta la trovate qui ; per arrivare a 300 gr. basta dividere per 2 le dosi della ricetta anche se io vi consiglio di farla tutta e poi eventualmente surgelare la parte avanzata.
Gr. 300 ricotta di pecora già sgocciolata
gr    80 zucchero a  velo
gr.     8 amido di mais
5 cucchiaiate di visciolata o composta di visciole
c.a. 20 visciole sotto spirito

Iniziate con lo stendere la frolla ben fredda di frigo e riposata di almeno 12 ore.
Rivestiteci un anello imburrato e ponete in frigorifero per almeno 40/60 minuti.
Mentre la frolla riposa, prenderete la ricotta sgocciolata per una notte in frigo con sopra un peso, e lòa passerete 2 volte al setaccio. Poi, io la passo al mixer aggiungendo lo zucchero a velo setacciato con il mais. La inserisco in una sac a  poche e la metto nuovamente in frigo in attesa che la frolla sia ulteriormente riposata.

Togliere dal frigo, forare il fondo con i rebbi di una forchetta e spalmare sul fondo e su parte dei bordi 2 cucchiai di visciolata,, inserite con la sac a  poche la ricotta e livellatela ben bene lasciando un minimo di spazio dal bordo.

Cuocere in forno preriscaldato e ventilato  a 180° per almeno 35'' ma, come dico sempre, i tempi dipendono molto dal forno.
Mettete  la  ricotta che vi sarà sicuramente  avanzata nel mixer con un ulteriore cucchiaio di visciolata. e mettere il composto nella sac a  poche ed in frigo in attesa che la crostata sia cotta.

Quando la torta sarà cotta e ben fredda, spalmate il mix di ricotta e visciolata e decorare con delle visciole sotto zucchero. Conservate in frigo fino al consumo e.....GODETE!



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