E poi capita di essere mooolto ma mooolto impegnati e iniziano le proteste dei familiari:" Con questi profumi per noi non rimane mai nulla ....sgrunt!".
Complice una capatina da Peroni (per chi non è di Roma, Peroni è un negozio dove si può trovare di tutto e di più per la cucina/pasticceria) e complice anche una loro offerta sui Nordic Ware.....mi sono lanciata in una ciambella marmorizzata dalla forma insolita.
Era tanto che volevo uno di questi stampi ed ogni volta non mi sapevo decidere: li prenderei TUTTI!!!
Comunque questa volta la scelta è andata sul modello Heritage che con tutte quelle scanalature a spirale per me ha un suo perché.
La ricetta è quella del cake marmorizzato di una grandissimo: Leonardo di Carlo ri-tarato per questo mega stampo. E' facile, è veloce ed è....buonissima!!!!!!!!!
INGREDIENTI
per uno stampo Nordic Ware modello Heritage o per un ciambellone diametro 26
gr. 260 burro a temperatura ambiente
gr. 160 zucchero di canna
gr. 160 zucchero a velo
gr. 300 uova (pari a 6 uova medie)
gr. 370 farina
gr. 16 lievito per dolci (1 bustina)
gr. 135 latte a temperatura ambiente
gr. 30 cacao amaro
gr. 53 panna
1 pizzico di sale
mezzo baccello di vaniglia
la buccia di mezzo limone
PROCEDIMENTO
Mescolare ben bene lo zucchero con il burro a temperatura ambiente formando una sorta di crema. Aggiungere le uova una alla volta, aspettando che la precedente sia ben amalgamata prima di inserire la successiva. aggiungere la farina setacciata con il lievito, alternandola al latte.
Quando tutto il composto sarà ben amalgamato, dividete l'impasto in due e inserite in una delle due parti il cacao setacciato e la panna in modo che la consistenza della parte bianca e di quella marrone sia uguale.
A questo punto imburrate lo stampo e versatevi l'impasto alternandolo. Quando il contenitore è pieno, io faccio un cerchio al suo interno con una forchetta in modo che all'interno la ciambella sia molto variegata.
Cuocere a 170° in forno ventilato per 55/60 minuti; come sapete i tempi dipendono molto dal vostro forno. Intorno ai 45 minuti, fate la prova dello stecchino così vi saprete regolare: se è ancora molto bagnato e parzialmente cremoso, arrivate a 60 minuti altrimenti potete anche scendere a 55.
Prima di sformare il dolce , fatelo freddare molto bene nello stampo e poi...una spolverizzatina di zucchero a velo ed il gioco è fatto: BUONA COLAZIONE!
martedì 22 novembre 2016
lunedì 14 novembre 2016
BOCCONCINI DI QUINOA
Lo so, lo so.....è un po' che non mi faccio viva ma in questo periodo sono stata abbastanza impegnata con il lavoro per cui ho avuto poco tempo da dedicare al mio adorato blog. C'è però una ricetta che da tanto voglio postare. E' a base di quinoa. Come sempre mi sono messa in internet per fare un po' di ricerca su curiosità e utilizzi sulla quinoa e....guardate un po' che ho scoperto?
La quinoa era un prodotto tipico utilizzato dagli antichi Inca e a differenza di pomodoro, patate, mais e melanzane, non fu' importato in Europa dai colonizzatori spagnoli e portoghesi. Quest'ultimi non la ritennero interessante o adatta al gusto degli Europei. All'epoca, prima che i conquistadores razziassero il territorio, gli Inca , che erano dei grandi agricoltori garantivano con le loro colture l'alimentazione per una vasto numero di persone.
Pare che ci fossero più di 200 varietà vegetali coltivate; alcune furono esportate in Europa, altre sono andate irrimediabilmente perdute ed altre ancora, come la quinoa, sono state mantenute in sporadici villaggi Andini per centinaia di anni.In principio, prima della conquista, la quinoa aveva un importanza centrale nell'alimentazione dei locali grazie ai suoi alti valori nutritivi e arrivava ad avere quasi una valenza "religiosa" e proprio per questo fu bandita dai conquistadores e sostituita da riso e grano.
Negli ultimi anni, però, la diffusione del commercio equo e solidale ha fatto riscoprire diversi prodotti fra cui questo piccolo semino versatile e gustoso.
La proporzione per utilizzare la quinoa è sempre quella di :
2 tazze di acqua
1 tazza di quinoa
Prima di essere lessata deve essere lavata molto bene. Va messa a lessare con la proporzione suddetta a fuoco medio in una pentola coperta e, in circa 15 minuti, i semini avranno assorbito tutta l'acqua e saranno pronti. Per la cottura ci si può regolar verificando che i semini bianchi siano diventati trasparenti.
Ed eccoci alla mia ricettina....veloce, buona e versatile Let's go!
INGREDIENTI
(Dose per circa 14 muffin)
gr. 200 quinoa
n° 2 zucchine medie
n° 1 scorza di limone grattugiata
n° 1 uovo
gr. 60 parmigiano (Emmmmm io uso il pecorino )
q.b. sale, pepe, zenzero fresco
gr. 125 philadelphia
q.b. erbe aromatiche
Iniziate lessando la quinoa come detto sopra e lasciatela freddare.
Nel frattempo, lavate le zucchine e grattugiatele in un ampio recipiente in cui inserirete anche gli altri ingredienti:buccia di limone, uova, pecorino e poi sale pepe e zenzero a vostro gusto..
Unite la quinoa, omai raffreddata, al composto.
Prendete dei pirrottini ed inseriteli nei contenitori monoporzione di alluminio, ungeteli lievemente e spolverizzateli di pan grattato.Riempiteli con un cucchiaio fino ai 2/3 di altezza pressando bene il composto in modo che sia regolare.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti e comunque sino a che il minitortino non sia leggermente dorato in superficie
La quinoa era un prodotto tipico utilizzato dagli antichi Inca e a differenza di pomodoro, patate, mais e melanzane, non fu' importato in Europa dai colonizzatori spagnoli e portoghesi. Quest'ultimi non la ritennero interessante o adatta al gusto degli Europei. All'epoca, prima che i conquistadores razziassero il territorio, gli Inca , che erano dei grandi agricoltori garantivano con le loro colture l'alimentazione per una vasto numero di persone.
Pare che ci fossero più di 200 varietà vegetali coltivate; alcune furono esportate in Europa, altre sono andate irrimediabilmente perdute ed altre ancora, come la quinoa, sono state mantenute in sporadici villaggi Andini per centinaia di anni.In principio, prima della conquista, la quinoa aveva un importanza centrale nell'alimentazione dei locali grazie ai suoi alti valori nutritivi e arrivava ad avere quasi una valenza "religiosa" e proprio per questo fu bandita dai conquistadores e sostituita da riso e grano.
Negli ultimi anni, però, la diffusione del commercio equo e solidale ha fatto riscoprire diversi prodotti fra cui questo piccolo semino versatile e gustoso.
La proporzione per utilizzare la quinoa è sempre quella di :
2 tazze di acqua
1 tazza di quinoa
Prima di essere lessata deve essere lavata molto bene. Va messa a lessare con la proporzione suddetta a fuoco medio in una pentola coperta e, in circa 15 minuti, i semini avranno assorbito tutta l'acqua e saranno pronti. Per la cottura ci si può regolar verificando che i semini bianchi siano diventati trasparenti.
Ed eccoci alla mia ricettina....veloce, buona e versatile Let's go!
INGREDIENTI
(Dose per circa 14 muffin)
gr. 200 quinoa
n° 2 zucchine medie
n° 1 scorza di limone grattugiata
n° 1 uovo
gr. 60 parmigiano (Emmmmm io uso il pecorino )
q.b. sale, pepe, zenzero fresco
gr. 125 philadelphia
q.b. erbe aromatiche
Iniziate lessando la quinoa come detto sopra e lasciatela freddare.
Nel frattempo, lavate le zucchine e grattugiatele in un ampio recipiente in cui inserirete anche gli altri ingredienti:buccia di limone, uova, pecorino e poi sale pepe e zenzero a vostro gusto..
Unite la quinoa, omai raffreddata, al composto.
Prendete dei pirrottini ed inseriteli nei contenitori monoporzione di alluminio, ungeteli lievemente e spolverizzateli di pan grattato.Riempiteli con un cucchiaio fino ai 2/3 di altezza pressando bene il composto in modo che sia regolare.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti e comunque sino a che il minitortino non sia leggermente dorato in superficie
mercoledì 2 novembre 2016
GNOCCHI DI SEMOLINO O ALLA ROMANA
Come al solito mi piace fare un po' di ricerche per capire l'origine dei piatti della tradizione.
Ora sui così detti "Gnocchi alla Romana" sul fatto che siano di Roma i dubbi sono molti. A Roma gli gnocchi sono quelli che si mangiano il giovedi', fatti con farina e patate e conditi con un robusto sugo di carne.
Questi gnocchi, invece, sono molto più delicati e prevedono l'utilizzo di burro e parmigiano che non sono ingredienti tipici della cucina romanesca .....ma tantè; se nel web cercate gli gnocchi alla romana questi vengono fuori.
Ovunque sia la loro origine sono comunque un piatto molto gustoso e di facilissima preparazione, in più possono essere preparati prima,anzi, è meglio prepararli un pochino prima per farli insaporire bene bene.
INGREDIENTI
(PER 4 PERSONE)
l lt. latte intero
gr. 250 semolino
gr.50 burro
n° 2 tuorli
gr. 50 parmigiano
q.b. sale e noce moscata
Per condire
gr. 80 burro
gr. 70 parmigiano
PROCEDIMENTO
Mettere in un pentola possibilmente a doppio fondo il latte con il burro; quando raggiunge il bollore, togliere dal fuoco e versare a pioggia il semolino mescolando vigorosamente ocn una frusta e facendo attenzione a che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco, aggiungere il sale e la noce moscata ed,aiutandovi con una marisa o un cucchiaio di legno, girare e far bollire per almeno 10/12 minuti. Da ultimo aggiungete il parmigiano e i tuorli d'uovo facendo attenzione che tutto sia ben amalgamato.
Se avete un tavolo di marmo, oliatelo con dell'olio di semi e versateci sopra il composto, in alternativa, foderate con carta forno un vassoio di plastica, versateci il composto e livellatelo all'altezza di circa mezzo centimetro. Coprite con pellicola a contatto e fate freddare.
Quando sarà ben freddo, aiutandovi con un coppapasta (formina tonda) ritagliate tanti cerchietti quanti ne vengono.
Disponeteli in una pirofila imburrata e conditeli con burro e parmigiano......noi aggiungiamo sempre anche una sventagliata di pecorino romano.
Cuocere a 180° fino a che si forma una leggera crosticina dorata sul bordo et voilà!
P.S. Noi li serviamo a volte anche con del sugo pomodoro e basilico da versare sopra una volta impiattati.
Con i ritagli, si possono fare tante cose diverse: pasta al forno, si possono friggere, si possono utilizzare all'interno di una torta rustica insieme ad altri ingredienti e.....chi più ne ha più ne metta!
Buon Appetito!
Ora sui così detti "Gnocchi alla Romana" sul fatto che siano di Roma i dubbi sono molti. A Roma gli gnocchi sono quelli che si mangiano il giovedi', fatti con farina e patate e conditi con un robusto sugo di carne.
Questi gnocchi, invece, sono molto più delicati e prevedono l'utilizzo di burro e parmigiano che non sono ingredienti tipici della cucina romanesca .....ma tantè; se nel web cercate gli gnocchi alla romana questi vengono fuori.
Ovunque sia la loro origine sono comunque un piatto molto gustoso e di facilissima preparazione, in più possono essere preparati prima,anzi, è meglio prepararli un pochino prima per farli insaporire bene bene.
INGREDIENTI
(PER 4 PERSONE)
l lt. latte intero
gr. 250 semolino
gr.50 burro
n° 2 tuorli
gr. 50 parmigiano
q.b. sale e noce moscata
Per condire
gr. 80 burro
gr. 70 parmigiano
PROCEDIMENTO
Mettere in un pentola possibilmente a doppio fondo il latte con il burro; quando raggiunge il bollore, togliere dal fuoco e versare a pioggia il semolino mescolando vigorosamente ocn una frusta e facendo attenzione a che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco, aggiungere il sale e la noce moscata ed,aiutandovi con una marisa o un cucchiaio di legno, girare e far bollire per almeno 10/12 minuti. Da ultimo aggiungete il parmigiano e i tuorli d'uovo facendo attenzione che tutto sia ben amalgamato.
Se avete un tavolo di marmo, oliatelo con dell'olio di semi e versateci sopra il composto, in alternativa, foderate con carta forno un vassoio di plastica, versateci il composto e livellatelo all'altezza di circa mezzo centimetro. Coprite con pellicola a contatto e fate freddare.
Quando sarà ben freddo, aiutandovi con un coppapasta (formina tonda) ritagliate tanti cerchietti quanti ne vengono.
Disponeteli in una pirofila imburrata e conditeli con burro e parmigiano......noi aggiungiamo sempre anche una sventagliata di pecorino romano.
Cuocere a 180° fino a che si forma una leggera crosticina dorata sul bordo et voilà!
P.S. Noi li serviamo a volte anche con del sugo pomodoro e basilico da versare sopra una volta impiattati.
Con i ritagli, si possono fare tante cose diverse: pasta al forno, si possono friggere, si possono utilizzare all'interno di una torta rustica insieme ad altri ingredienti e.....chi più ne ha più ne metta!
Buon Appetito!
sabato 29 ottobre 2016
MONT BLANC
....................E poi arriva il momento delle partenze!
Ogni volta che mia sorella torna in Kenya mi sento come svuotata; quest'anno poi ancora di più. Sei mesi sono tanti! la tecnologia aiuta: c'è Skype, Whatsapp ma il contatto è un'altra cosa. Faccio parte di un'altra generazione e mi piace guadare le persone negli occhi.
Comunque tanté che arriva il momento che lei deve ritornare in Kenya e quindi, di solito, ci ritroviamo insieme a cena per un ultima mangiatina insieme. Ora mia sorella ha per marito un toscanaccio del casentino che ADORA le castagne in tutte le salse ed in tutti i modi per cui........Mont Blanc per lui e per una copia di amici che voleva il dolce della domenica.
L'ingrediente principale di questa strepitosa ricetta è....LA PAZIENZA! Ce ne vuole molta soprattutto per sbucciare le castagne ma....ne vale la pena!
INGREDIENTI
(Per un Mont Blanc da 6 circa)
Per le meringhe
gr. 200 albume
gr. 400 zucchero semolato
la polpa di mezza bacca di vaniglia
Per il Mont Blanc
gr. 600 marroni
gr. 450 latte
gr. 300 panna da montare
gr. 30 zucchero a velo
q.b. Meringhette o spumiglie
gr. 50 rum
1 o 2 marron Glacé per decoro
PROCEDIMENTO
Io monto il mont blanc su una base di meringa. Preparo il composto per le meringhe (o spumiglie) sempre con la proporzione che lo zucchero semolato deve pesare il doppio dell'albume. La dose indicata è assolutamente eccessiva ma quando si fanno le meringhe, almeno a casa mia, volano via come il vento. In più richiedendo un tempo di cottura abbastanza lungo, una volta che le preparo ne faccio un po' di più e poi le conservo in una scatola di latta.
Per il procedimento potete leggere un altro mio post (qui).
Dovendo fare la base del Mont Blanc, disegno un cerchio sulla carta forno e poi, aiutandomi con una sac a poche, lo riempio con la meringa in modo di avere una base regolare per il mio dolce.
Con la restante parte del composto, preparo delle meringhette semplici sempre con la sac a poche ed una bocchetta liscia di misura 6 o 8.
Considerando che le meringhe richiedono almeno 2/3 ore di cottura (in base alla grandezza), io vi consiglio di prepararle il giorno prima di tenerle poi in una scatola di latta a chiusura ermetica.
Per il Mont Blanc utilizzo i marroni; devono essere grandi e sodi e di ottima qualità visto che rappresentano il 90% del dolce.
Lavateli, metteteli in acqua fredda e calcolate 7/8 minuti da quando prende il bollore l'acqua. Spengete il fuoco e velocemente sbucciateli facendo attenzione a togliere tutta la pellicina e cercando di mantenerli il più interi possibile.
Mettete i marroni così sbucciati in una pentola con il doppio fondo (più larga che alta) e copriteli con il latte. Fate cuocere a fuoco medio per almeno 30/40 minuti e comunque sino a che i marroni risultino morbidi e asciutti. Se, durante la cottura, si dovesse asciugare troppo il latte, aggiungetene un pochino o se, al contrario, dovesse avanzare tanto liquido, scolate i marroni a cottura ultimata mantenendo un po' di liquido.
In questa fase è difficile dare dosi/ tempi precisi perché dipende molto dal tipo di marroni e quindi da quanto latte assorbono.
Una volta cotti i marroni, passateli al passaverdure o in un mixer ottenendo un composto morbido ma comunque sodo (Tipo patate schiacciate).
A questo punto aggiungete lo zucchero a velo ed il rum....et voilà il composto è pronto. Assaggiatelo per verificare che la dolcezza sia al punto giusto (Ognuno di noi ha un suo gusto!) ma considerate comunque che nel dolce ci sarà anche la dolcezza delle meringhe.
Montate la panna ed iniziate a montare il dolce.
MONTAGGIO DEL DOLCE
Mettete su un piatto da portata la base tonda e piatta di meringa.
Su questa base, aiutandovi con uno schiacciapatate, mettete una parte del composto di marroni; un primo strato.
Sopra questo primo strato io metto altre meringhe ed una minima quantità di panna e poi completo il dolce nuovamente con il composto di marroni.
A questo punto utilizzando una sac a poche decorate il dolce con la panna residua ed, eventualmente, con i marron glacé.
A questo punto il vostro Mont Blanc sarà pronto e....al primo boccone dimenticherete tutta la fatica.
Fatemi sapere come è andata!!!
Ogni volta che mia sorella torna in Kenya mi sento come svuotata; quest'anno poi ancora di più. Sei mesi sono tanti! la tecnologia aiuta: c'è Skype, Whatsapp ma il contatto è un'altra cosa. Faccio parte di un'altra generazione e mi piace guadare le persone negli occhi.
Comunque tanté che arriva il momento che lei deve ritornare in Kenya e quindi, di solito, ci ritroviamo insieme a cena per un ultima mangiatina insieme. Ora mia sorella ha per marito un toscanaccio del casentino che ADORA le castagne in tutte le salse ed in tutti i modi per cui........Mont Blanc per lui e per una copia di amici che voleva il dolce della domenica.
L'ingrediente principale di questa strepitosa ricetta è....LA PAZIENZA! Ce ne vuole molta soprattutto per sbucciare le castagne ma....ne vale la pena!
INGREDIENTI
(Per un Mont Blanc da 6 circa)
Per le meringhe
gr. 200 albume
gr. 400 zucchero semolato
la polpa di mezza bacca di vaniglia
Per il Mont Blanc
gr. 600 marroni
gr. 450 latte
gr. 300 panna da montare
gr. 30 zucchero a velo
q.b. Meringhette o spumiglie
gr. 50 rum
1 o 2 marron Glacé per decoro
PROCEDIMENTO
Io monto il mont blanc su una base di meringa. Preparo il composto per le meringhe (o spumiglie) sempre con la proporzione che lo zucchero semolato deve pesare il doppio dell'albume. La dose indicata è assolutamente eccessiva ma quando si fanno le meringhe, almeno a casa mia, volano via come il vento. In più richiedendo un tempo di cottura abbastanza lungo, una volta che le preparo ne faccio un po' di più e poi le conservo in una scatola di latta.
Per il procedimento potete leggere un altro mio post (qui).
Dovendo fare la base del Mont Blanc, disegno un cerchio sulla carta forno e poi, aiutandomi con una sac a poche, lo riempio con la meringa in modo di avere una base regolare per il mio dolce.
Con la restante parte del composto, preparo delle meringhette semplici sempre con la sac a poche ed una bocchetta liscia di misura 6 o 8.
Considerando che le meringhe richiedono almeno 2/3 ore di cottura (in base alla grandezza), io vi consiglio di prepararle il giorno prima di tenerle poi in una scatola di latta a chiusura ermetica.
Per il Mont Blanc utilizzo i marroni; devono essere grandi e sodi e di ottima qualità visto che rappresentano il 90% del dolce.
Lavateli, metteteli in acqua fredda e calcolate 7/8 minuti da quando prende il bollore l'acqua. Spengete il fuoco e velocemente sbucciateli facendo attenzione a togliere tutta la pellicina e cercando di mantenerli il più interi possibile.
Mettete i marroni così sbucciati in una pentola con il doppio fondo (più larga che alta) e copriteli con il latte. Fate cuocere a fuoco medio per almeno 30/40 minuti e comunque sino a che i marroni risultino morbidi e asciutti. Se, durante la cottura, si dovesse asciugare troppo il latte, aggiungetene un pochino o se, al contrario, dovesse avanzare tanto liquido, scolate i marroni a cottura ultimata mantenendo un po' di liquido.
In questa fase è difficile dare dosi/ tempi precisi perché dipende molto dal tipo di marroni e quindi da quanto latte assorbono.
Una volta cotti i marroni, passateli al passaverdure o in un mixer ottenendo un composto morbido ma comunque sodo (Tipo patate schiacciate).
A questo punto aggiungete lo zucchero a velo ed il rum....et voilà il composto è pronto. Assaggiatelo per verificare che la dolcezza sia al punto giusto (Ognuno di noi ha un suo gusto!) ma considerate comunque che nel dolce ci sarà anche la dolcezza delle meringhe.
Montate la panna ed iniziate a montare il dolce.
MONTAGGIO DEL DOLCE
Mettete su un piatto da portata la base tonda e piatta di meringa.
Su questa base, aiutandovi con uno schiacciapatate, mettete una parte del composto di marroni; un primo strato.
Sopra questo primo strato io metto altre meringhe ed una minima quantità di panna e poi completo il dolce nuovamente con il composto di marroni.
A questo punto utilizzando una sac a poche decorate il dolce con la panna residua ed, eventualmente, con i marron glacé.
A questo punto il vostro Mont Blanc sarà pronto e....al primo boccone dimenticherete tutta la fatica.
Fatemi sapere come è andata!!!
mercoledì 26 ottobre 2016
TENERINA DI GINO FABBRI
Chi è? E' "solamente" un pasticcere che nel 2015 è stato riconosciuto come il padre della pasticceria italiana; sicuramente meno conosciuto del magnifico Guru Iginio Massari ma non da meno come qualità professionali.....insomma....UN MITO!
Il corso, a cui ahimè non ho potuto partecipare, era incentrato sui dolci della tradizione e, tra tutti, mi ha colpito la ricetta di una torta definita "tenerina".
Si tratta di una torta in qualche modo simile alla tenerella di Santin che vi ho già pubblicato ma con una diversa consistenza. Quando la si mette in bocca sembra quasi di gustare un cioccolatino......Vi è venuta l'acquolina? E allora tuffatevi in cucina e preparatela! Mi ringrazierete!
P.S. Un grazie particolare va a Pinella Orgiana che ha potuto partecipare al corso e che ha gentilmente condiviso la ricetta.
INGREDIENTI
per una tortiera da 24 cm. di diametro
gr. 200 burro
gr. 200 cioccolato fondente al 61% (io ho usato un 70%)
gr. 200 zucchero a velo
gr. 40 fecola di patate
n° 5 uova medie
PROCEDIMENTO
Mettete il cioccolato a sciogliere nel microonde o, in alternativa,a bagnomaria. Fate la stessa cosa anche con il burro e poi amalgamateli ben bene.
Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare ben spumosi; unite la fecola setacciata con una marisa e facendo molta attenzione a non smontare il composto.
Montate gli albumi non a neve ferma ma sino a che il composto risulti morbido e lucente; unite un terzo degli albumi ai tuorli amalgamandoli sempre con la marisa.
Poi, in tre riprese, versate con delicatezza il composto di burro e cioccolato, che nel frattempo si sarà intiepidito, nei tuorli. Alla fine unite la restante parte di albumi.
Imburrate lo stampo e spolverizzate di zucchero semolato e versateci il composto.
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 20/25 minuti.
Fate raffreddare benissimo prima di sformare il dolce.
Servite spolverizzato di zucchero a velo o con una leggerissima crema inglese alla vaniglia o, ancora, con della panna montata o anche con una camy cream o....o....o.... oppure a piccoli dadini; proprio come fosse un cioccolatino!
SUBLIME!
mercoledì 19 ottobre 2016
PASTA FROLLA
La pasta frolla è una di quelle preparazioni di base che io.....adoro!In generale preferisco mangiare il salato ma nell'ambito dei dolci la frolla ha un posto speciale nel mio cuore e.....nel mio palato.
Ci sono un'infinità di ricette che si possono fare per la frolla e tutte hanno una loro caratteristica per cui vale la pena di provarla.
Questa che vi propongo oggi l'ho chiamata "Frolla di base" perché, con dei piccoli accorgimenti, si adatta a diversi utilizzi. Biscotti, crostate o basi per torte frangipane: chi più ne ha più ne metta!
Provatela e non vi pentirete!
INGREDIENTI
gr. 300 farina 00
gr. 150 burro
gr. 100 zucchero
gr. 32 tuorli (pari a 2 tuorli di uova medie)
1 cucchiaio di latte intero
aromi a piacere (limone, vaniglia etc)
1 pizzico di sale
La frolla si può lavorare in modo diverso a seconda della ricetta e anche degli strumenti a disposizione. Questa ricetta può essere lavorata a mano, in planetaria o con un semplicissimo robot da cucina.
LAVORAZIONE A MANO
Disporre la farina a fontana su una tavola di legno ed inglobare il burro ben freddo tagliato a pezzettini fino a formare un composto sbriciolato della consistenza del parmigiano. A questo punto, formate nuovamente una fontana e disponete nel centro gli aromi, il pizzico di sale, lo zucchero, i tuorli ed il cucchiaio di latte. mescolate il tutto aggiungendo la farina. Lavorate l'impasto possibilmente non a lungo fino a formare una palla soda e compatta che metterete a riposare in frigo per almeno 30 minuti avvolta da pellicola alimentare.
LAVORAZIONE IN PLANETARIA
Tagliate il burro freddo in pezzetti regolari e mettetelo nella planetaria ricoperto dalla farina setacciata. Azionate la foglia (o K) a velocità media sino a che il composto diventi come il parmigiano grattugiato.
Aggiungete lo zucchero e subito dopo le uova con gli aromi.Lavorate brevemente sino a che l'impasto si compatta e si stacca dal bordo lasciano la ciotola pulita. Formate una palla, copritela con la pellicola alimentare e metterla a riposare per almeno 30 minuti in frigo.
LAVORAZIONE CON IL ROBOT
Mettete nella ciotola il burro e lo zucchero e lavoratelo con le lame sino a che sia ben amalgamato. A questo punto aggiungete gli aromi e le uova e, da ultimo, la farina setacciata a cucchiaiate. L'impasto sarà pronto quando si formerà una palla che si stacca dal bordo.
Formate sempre la solita palla e mettetela a riposare.
TEMPI DI RIPOSO
A mia esperienza la frolla viene molto meglio se ci sono dei tempi di riposo prolungati soprattutto se viene lavorata con il robot per cui vi consiglio di organizzarvi per tempo prevedendo almeno 1/2 ore di riposo; se ne ho la possibilità, io la preparo la sera per la mattina.
Quando la si tira fuori dal frigo sarà ovviamente molto dura; dovrete tagliarla a fettine di circa mezzo centimetro ed inizierete a lavorarla con le mani. Con il calore delle mani il burro si ammorbidirà di nuovo. Non appena la pasta si è leggermente ammorbidita, provvedete a stenderla velocemente. La frolla teme il caldo per cui per evitare che in cottura si sformi o sia meno friabile, cercate di essere veloci e precisi.
TEMPI DI COTTURA
Per quanto riguarda i tempi di cottura, dipende molto dall'utilizzo; per dei biscotti bisogna considerare almeno 15 minuti a 170°, per una crostata con marmellata di frutta, almeno 30/35 minuti.
Ovviamente i tempi sono indicativi perché dipendono molto dalla qualità e dalla modalità di funzionamento del forno.
Ci sono un'infinità di ricette che si possono fare per la frolla e tutte hanno una loro caratteristica per cui vale la pena di provarla.
Questa che vi propongo oggi l'ho chiamata "Frolla di base" perché, con dei piccoli accorgimenti, si adatta a diversi utilizzi. Biscotti, crostate o basi per torte frangipane: chi più ne ha più ne metta!
Provatela e non vi pentirete!
INGREDIENTI
gr. 300 farina 00
gr. 150 burro
gr. 100 zucchero
gr. 32 tuorli (pari a 2 tuorli di uova medie)
1 cucchiaio di latte intero
aromi a piacere (limone, vaniglia etc)
1 pizzico di sale
La frolla si può lavorare in modo diverso a seconda della ricetta e anche degli strumenti a disposizione. Questa ricetta può essere lavorata a mano, in planetaria o con un semplicissimo robot da cucina.
LAVORAZIONE A MANO
Disporre la farina a fontana su una tavola di legno ed inglobare il burro ben freddo tagliato a pezzettini fino a formare un composto sbriciolato della consistenza del parmigiano. A questo punto, formate nuovamente una fontana e disponete nel centro gli aromi, il pizzico di sale, lo zucchero, i tuorli ed il cucchiaio di latte. mescolate il tutto aggiungendo la farina. Lavorate l'impasto possibilmente non a lungo fino a formare una palla soda e compatta che metterete a riposare in frigo per almeno 30 minuti avvolta da pellicola alimentare.
LAVORAZIONE IN PLANETARIA
Tagliate il burro freddo in pezzetti regolari e mettetelo nella planetaria ricoperto dalla farina setacciata. Azionate la foglia (o K) a velocità media sino a che il composto diventi come il parmigiano grattugiato.
Aggiungete lo zucchero e subito dopo le uova con gli aromi.Lavorate brevemente sino a che l'impasto si compatta e si stacca dal bordo lasciano la ciotola pulita. Formate una palla, copritela con la pellicola alimentare e metterla a riposare per almeno 30 minuti in frigo.
LAVORAZIONE CON IL ROBOT
Mettete nella ciotola il burro e lo zucchero e lavoratelo con le lame sino a che sia ben amalgamato. A questo punto aggiungete gli aromi e le uova e, da ultimo, la farina setacciata a cucchiaiate. L'impasto sarà pronto quando si formerà una palla che si stacca dal bordo.
Formate sempre la solita palla e mettetela a riposare.
TEMPI DI RIPOSO
A mia esperienza la frolla viene molto meglio se ci sono dei tempi di riposo prolungati soprattutto se viene lavorata con il robot per cui vi consiglio di organizzarvi per tempo prevedendo almeno 1/2 ore di riposo; se ne ho la possibilità, io la preparo la sera per la mattina.
Quando la si tira fuori dal frigo sarà ovviamente molto dura; dovrete tagliarla a fettine di circa mezzo centimetro ed inizierete a lavorarla con le mani. Con il calore delle mani il burro si ammorbidirà di nuovo. Non appena la pasta si è leggermente ammorbidita, provvedete a stenderla velocemente. La frolla teme il caldo per cui per evitare che in cottura si sformi o sia meno friabile, cercate di essere veloci e precisi.
TEMPI DI COTTURA
Per quanto riguarda i tempi di cottura, dipende molto dall'utilizzo; per dei biscotti bisogna considerare almeno 15 minuti a 170°, per una crostata con marmellata di frutta, almeno 30/35 minuti.
Ovviamente i tempi sono indicativi perché dipendono molto dalla qualità e dalla modalità di funzionamento del forno.
martedì 18 ottobre 2016
ZUCCA AL MANDARINO
Quando si avvicina Halloween i negozi si riempiono di biscottini decorati ed anche io sono stati invitata a fare dentiere, dita e zucche di frolla ma......ultimamente mi piace mettermi alla prova e queste benedette "torte moderne" con diverse consistenze e glassi lucide, mi stanno attirando sempre più.
Cosa fare quindi? dopo vari rimuginamenti e dopo aver più e più volte tirato fuori dal mio armadio delle attrezzature il kit "Magia del tempo" mi sono decisa.....era arrivato il momento di usarlo.
La base è un fondo croccante di ciocorì alla gianduia e all'interno ci sono due cremosi, al mandarino e al cioccolato bianco e vaniglia, inframezzati da un biscotto agli agrumi.
Muoio dalla voglia di condividerlo con voi per cui....si parte!
ATTREZZATURA
Kit Magia del tempo. Lo si trova nei negozi specializzati o sul negozio on line di Silikomart; è il kit utilizzato da Emmanuele Forcone quando ha vinto il campionato del mondo.....hai visto mai portasse fortuna?
INGREDIENTI
Per fare questa torta sono necessarie 5 basi.
1) BISCOTTO AGLI AGRUMI (by Maurizio Santin)
gr. 100 uova (2 uova medie)
gr. 150 zucchero semolato
gr. 80 panna liquida
gr.120 farina
gr. 40 olio di oliva
mezzo cucchiaino di lievito
le zeste di 1 limone non trattato
Montare le uova con lo zucchero e le zeste fino a che il composto è bello spumoso. aggiungere la panna con delicatezza e la farina ben setacciata insieme al lievito. Per ultimo unite l'olio facendo attenzione a che il composto non si smonti.
Mettere su una placca coperta con carta forno stendendo il composto in modo regolare .
Cuocere a 170° fino a colorazione (Nel mio forno circa 10 minuti)
Quando il biscotto sarà pronto fatelo freddare coperto con carta forno
2) CREMOSO AL CIOCCOLATO BIANCO E VANIGLIA (Dal blog I dolci di Pinella)
gr 81 cioccolato bianco
gr 1,5 gelatina + 8 gr acqua ben fredda
gr. 35 tuorli (circa 2,5)
gr. 18 zucchero semolato
gr. 88 latte intero
gr. 88 panna liquida
1/2 bacca di vaniglia (semi)
Per prima cosa mettete la gelatina ad ammorbidirsi in acqua ben fredda.
Nel frattempo, mentre il latte e panna sono sul fuoco, unite i tuorli allo zucchero semolato ed i semi della mezza bacca di vaniglia. Quando il latte e la panna raggiungono quasi il bollore, versare sui tuorli e poi rimettere tutto sul fuoco medio mescolando con una marisa sino a che la temperatura del composto sarà di 82° o , se non avete il termometro, sino a che la marisa con cui girate la crema, si velerà leggermente; a questo punto la crema inglese sarà pronta!.
Aggiungete la gelatina ben strizzata; mescolare ben bene e passate al setaccio.
A questo punto, versate la crema ancora calda sul cioccolato bianco sbriciolato ed emulsionatelo con un mixer ad immersione facendo attenzione a non formare delle bolle d'aria.
3) CREMOSO AL MANDARINO
gr. 206 succo di mandarino filtrato (Prima spremuto e poi filtrato con un colino)
gr. 124 zucchero semolato
gr. 124 burro
gr. 132 uova intere
gr. 115 tuorli
gr. 4 gelatina + gr. 20 acqua ben fredda
Mettere ad idratare la gelatina.
Nel frattempo spremere gli agrumi e ricavate anche la sola parte arancione della buccia da almeno 4 mandarini.
In un pentolino mettere lo zucchero, i tuorli, le uova il burro molto ammorbidito, per ultimo unite il succo filtrato. cuocere a fuoco medio girando con una marisa sino ad arrivare al primo bollore; a questo punto aggiungete la gelatina be strizzata e poi filtrate tutto al setaccio.
4) GLASSA GIALLA E VERDE
gr 83 acqua
Cosa fare quindi? dopo vari rimuginamenti e dopo aver più e più volte tirato fuori dal mio armadio delle attrezzature il kit "Magia del tempo" mi sono decisa.....era arrivato il momento di usarlo.
La base è un fondo croccante di ciocorì alla gianduia e all'interno ci sono due cremosi, al mandarino e al cioccolato bianco e vaniglia, inframezzati da un biscotto agli agrumi.
Muoio dalla voglia di condividerlo con voi per cui....si parte!
ATTREZZATURA
Kit Magia del tempo. Lo si trova nei negozi specializzati o sul negozio on line di Silikomart; è il kit utilizzato da Emmanuele Forcone quando ha vinto il campionato del mondo.....hai visto mai portasse fortuna?
INGREDIENTI
Per fare questa torta sono necessarie 5 basi.
1) BISCOTTO AGLI AGRUMI (by Maurizio Santin)
gr. 100 uova (2 uova medie)
gr. 150 zucchero semolato
gr. 80 panna liquida
gr.120 farina
gr. 40 olio di oliva
mezzo cucchiaino di lievito
le zeste di 1 limone non trattato
Montare le uova con lo zucchero e le zeste fino a che il composto è bello spumoso. aggiungere la panna con delicatezza e la farina ben setacciata insieme al lievito. Per ultimo unite l'olio facendo attenzione a che il composto non si smonti.
Mettere su una placca coperta con carta forno stendendo il composto in modo regolare .
Cuocere a 170° fino a colorazione (Nel mio forno circa 10 minuti)
Quando il biscotto sarà pronto fatelo freddare coperto con carta forno
2) CREMOSO AL CIOCCOLATO BIANCO E VANIGLIA (Dal blog I dolci di Pinella)
gr 81 cioccolato bianco
gr 1,5 gelatina + 8 gr acqua ben fredda
gr. 35 tuorli (circa 2,5)
gr. 18 zucchero semolato
gr. 88 latte intero
gr. 88 panna liquida
1/2 bacca di vaniglia (semi)
Per prima cosa mettete la gelatina ad ammorbidirsi in acqua ben fredda.
Nel frattempo, mentre il latte e panna sono sul fuoco, unite i tuorli allo zucchero semolato ed i semi della mezza bacca di vaniglia. Quando il latte e la panna raggiungono quasi il bollore, versare sui tuorli e poi rimettere tutto sul fuoco medio mescolando con una marisa sino a che la temperatura del composto sarà di 82° o , se non avete il termometro, sino a che la marisa con cui girate la crema, si velerà leggermente; a questo punto la crema inglese sarà pronta!.
Aggiungete la gelatina ben strizzata; mescolare ben bene e passate al setaccio.
A questo punto, versate la crema ancora calda sul cioccolato bianco sbriciolato ed emulsionatelo con un mixer ad immersione facendo attenzione a non formare delle bolle d'aria.
3) CREMOSO AL MANDARINO
gr. 206 succo di mandarino filtrato (Prima spremuto e poi filtrato con un colino)
gr. 124 zucchero semolato
gr. 124 burro
gr. 132 uova intere
gr. 115 tuorli
gr. 4 gelatina + gr. 20 acqua ben fredda
Mettere ad idratare la gelatina.
Nel frattempo spremere gli agrumi e ricavate anche la sola parte arancione della buccia da almeno 4 mandarini.
In un pentolino mettere lo zucchero, i tuorli, le uova il burro molto ammorbidito, per ultimo unite il succo filtrato. cuocere a fuoco medio girando con una marisa sino ad arrivare al primo bollore; a questo punto aggiungete la gelatina be strizzata e poi filtrate tutto al setaccio.
4) GLASSA GIALLA E VERDE
gr 83 acqua
gr. 100 zucchero semolato
gr. 65 destrosio (in alternativa zucchero semolato)
gr. 83 latte condensato
gr 6 gelatina in fogli
gr. 30 acqua per gelatina
gr. 46 burro di cacao
gr. 17 Gelatina neutra (io uso la absolu cristal valrhona)
q.b. colore alimentare
Per prima cosa mettere i fogli di gelatina ad idratarsi nei 30 gr. di acqua ben fredda.
Nel frattempo mettere acqua, zucchero e e destrosio in un pentolino con il doppio fondo e far arrivare alla temperatura di 103°; a questa temperatura versare sul latte condensato e sulla gelatina ben strizzata. amalgamare il tutto aiutandovi con una marisa. Aggiungere il burro di cacao e la gelatina neutra. Emulsionare con un mixer ad immersione . Aggiungere il colorante e mixare nuovamente. Riporre in frigo ben coperta con la pellicola per almeno 12 ore. Per una migliore distribuzione del colore, il colorante lo potete mettere anche all'inizio nel pentolino con acqua e zucchero.
In questo caso io sono partita da una glassa gialla che avevo in frigo a cui ho aggiunto una minima puntina di arancio nei 2/3 e di blu nella restante parte per fare il verde.
N.B. Siccome fare la glassa può essere laborioso, vi consiglio di farne doppia dose senza coloranti e congelarla; quando vi serve ne prendete il necessario, la scaldate e colorate et voilà!
5) CROCCANTE ALLA GIANDUIA
gr. 70 cioccolato gianduia
2 manciate di rice crispies ....confesso che non li ho pesati . Mi regolo su quanti ne raccoglie il cioccolato!.
Sciogliere il cioccolato e unite i rice crispies....fatto.
Potete stendere il composto formando una base piatta di mezzo centimetro, far seccare e poi coppare con l'attrezzo di plastica del kit....io però avevo timore che fosse troppo duro per essere tagliato con un attrezzo di plastica per cui quando ho montato il dolce ho lasciato poco meno di mezzo centimetro di spazio e quando il dolce era ben congelato, ho preparato il croccante e l'ho messo sulla cima del dolce a colmare lo spazio e....funziona!
6) CIOCCOLATO BIANCO
Questa non è una base da preparare ma dovete considerare del cioccolato bianco fuso per rivestire lo stampo. Io ne ho sciolto circa gr. 60 anche se la buona parte l'ho recuperata scolando lo stampo.
MONTAGGIO DEL DOLCE
Rivestite lo stampo con il cioccolato bianco fuso formando quella che in gergo tecnico viene chiamata "camicia" e facendo scolare il cioccolato in eccesso (su You Tube ci sono dei tutorial sull'utilizzo del kit magia del tempo).
Quando il cioccolato sarà ben freddo, inserite per 1/3 il cremoso al mandarino. Far freddare una 20/30 minuti in freezer.
Inserire un disco di biscotto agli agrumi, coprire con il cremoso al cioccolato bianco. Far freddare nuovamente.
Completare con nuovamente un biscotto agli agrumi e, per ultimo, il cremoso al mandarino.
Alla fine dovrete lasciare una spazio per poco meno di mezzo centimetro.Riporre in freezer fino a completo congelamento.
A questo punto colmare lo spazio restante con il croccante alla gianduia e riporre in freezer.
Al momento del glassaggio, scaldare la glassa a 29/30°; tirate fuori il dolce, sformarlo e porlo su una grata.
Utilizzando l'attrezzo per la doppia glassa, inziate con il glassare l'esterno con il giallo / arancio.
La glassa verde l'ho colata ad una temperatura leggermente superiore ai 30° perché volevo che scendesse nelle scanalature dando l'effetto di una zucca ma per una preparazione .....meno Halloween, rispettate le temperature!
Qualche pallina dorata, le zeste di mandarino e dei corn flakes e.....BUON HALLOWEEN!!
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